La scena sembrerebbe evocare quelle di un film western, delle città deserte; ma a chi ricorda quanta gente, affetti, dolori e gioie sono passate attraverso la stazione di Campolieto, vederla così abbandonata crea disagio e tristezza. Il servizio fotografico è stato realizzato da un nostro lettore, che poi ha lasciato un ricordo personale. “Da ragazzi si andava spesso in quella stazione perché c’era un bar in cui trascorrere del tempo; adesso è tutto abbandonato, un deserto”.
La sala d’attesa sembra nuova, ma è vuota, le porte sono sempre aperte e chiunque può entrare ed uscire a qualunque ora del giorno e della notte e avere accesso anche alle attrezzature.
Stride il confronto con la vicina stazione di Matrice, capolinea della futura metropolitana leggera e su cui sono state investite risorse in quantità. Ironicamente, ma con un velo di tristezza, qualcuno ha detto che si potrebbero sostituire quei binari oramai preda di erbacce con una pista ciclabile; almeno si renderebbe un servizio alla collettività.
E forse non ha tutti i torti. (servizio fotografico a cura di Vincenzo De Socio)
sm