Secondo il Rapporto sulle locazioni 2016 di Solo Affitti con Nomisma, in città i prezzi degli affitti sono fra i più bassi d’Italia e i contratti liberi 4+4 gli unici utilizzati.
Campobasso è una delle città italiane dove sono calati di più i canoni di locazione nel 2016: -4,9% contro una media nazionale sostanzialmente invariata (-0,2%). È quanto emerge dal Rapporto 2016 di Solo Affitti, rete immobiliare specializzata nella locazione con 340 agenzie (40 in Spagna), elaborato con il supporto scientifico di Nomisma. I canoni d’affitto sono diminuiti di più solo a Catanzaro (-9%), Genova (-7%), Potenza (-6,5%), Palermo (-5,6%) e Bari (-5,4%) mentre nel resto d’Italia il mercato delle locazioni nel 2016 si è mosso a macchia di leopardo: a diffuse contrazioni dei prezzi nel Sud Italia si sono contrapposti aumenti nelle città del Nord, a Trieste (+10,3%), Trento (+6,3%), Venezia (+2,1%) e Milano (+1,7%), con eccezioni a Bologna (-3,7%) e Torino (-0,1%).
I canoni di locazione. Campobasso è fra i capoluoghi di regione più a buon mercato per le locazioni: in città occorrono appena 363 euro per prendere un appartamento in affitto, contro i 515 della media nazionale. L’esborso mensile sale a 394 euro per gli immobili dotati di garage (573 in Italia) e a 407 euro per quelli arredati (563 a livello nazionale). Milano, dove il canone medio è di 931 euro, è la città più cara d’Italia e precede Roma, seconda, con 823 euro mensili. Seguono nell’ordine Firenze (661 euro) e Venezia (578 euro). Solo Affitti ha rilevato canoni superiori ai 500 euro mensili a Trento (575 euro), Bologna (547 euro), Napoli (546 euro), Trieste (518 euro) e Cagliari (503 euro). Vivere in affitto costa meno che altrove, oltre che a Campobasso, anche a Potenza (354 euro), Catanzaro (363 euro), Perugia (376 euro) e Genova (422 euro).
Chi vive in affitto. Campobasso è il capoluogo di regione dove ci sono più famiglie senza figli in affitto (50%), al pari di Ancona e Potenza, e più di Firenze (46,7%) e Bari (45%). A far ricorso alla locazione sono anche coppie con figli (25%) e, in misura minore, single (15%) e gruppi di persone che condividono un appartamento (10%).
Perché si vive in affitto. Il 70% degli affittuari che vivono a Campobasso utilizzano la casa in affitto come abitazione principale. In Italia si registrano percentuali così alte anche a Potenza, Trento e Ancora (70% ciascuno), inferiori solo ad Aosta (75%). I campobassani ricorrono all’affitto anche per motivi di lavoro (20%) e studio (10%).
I contratti d’affitto più utilizzati. Dallo studio di Solo Affitti emerge che a Campobasso si utilizzano esclusivamente contratti d’affitto liberi 4+4. Questa tipologia contrattuale viene impiegata molto anche a Trento (95%), Potenza (80%) e Milano (78,3%), poco a Venezia, Firenze e Bari (10% ciascuno) e per niente a Trieste.
Quanto tempo per trovare casa. Campobasso è uno dei capoluoghi di regione dove occorre meno tempo per trovare casa in affitto (2 mesi contro i 2,2 della media italiana). La ricerca dell’immobile è molto rapida anche a Cagliari (0,9 mesi), Trento (1,4), Firenze (1,5) e Bologna (1,8) mentre risulta più lenta a Napoli (3,4), Trieste (3), Perugia, Potenza e Genova (2,8 ciascuno).
La permanenza nello stesso appartamento. A Campobasso gli inquilini cambiano casa ogni 24 mesi (meno della media nazionale di 26,2 mesi). Triestini, trentini e perugini (18 mesi ciascuno nello stesso appartamento) sono i locatari più “insofferenti”, palermitani (42 mesi), napoletani e cagliaritani (36 mesi ciascuno) quelli più fedeli.
Le tipologie di immobile più richieste. La tipologia di abitazione in affitto più richiesta nel capoluogo molisano è il trilocale (40% dei casi). Molto ricercati anche i bilocali (33,8%) in particolare nelle zone periferiche, meno i quadrilocali (17,5%), e poco i monolocali (8,8%).