Nella mattinata di ieri 18 gennaio, è stato richiesto l’intervento della Polizia di Stato presso un istituto scolastico di questo capoluogo, dove poco prima una studentessa del secondo anno delle superiori, dopo aver assunto stupefacente leggero nel bagno (cedutogli da un ragazzo maggiorenne e ripetente che frequenta la medesima classe), si era sentita male.
Allertato il 118, la ragazza, che è stata trasportata in ospedale in stato di semi incoscienza, veniva sottoposta ad esami tossicologici risultati però negativi. Sia la giovane che i professori che l’avevano soccorsa, confermavano tuttavia la circostanza che il grave malore era dovuto all’assunzione di stupefacente leggero avvenuta all’interno dell’istituto scolastico.
Oltre a sentire la ragazza ed i testimoni della vicenda, gli operatori della Polizia di Stato ricostruivano i fatti ed eseguivano nell’immediatezza una perquisizione domiciliare a carico del ragazzo maggiorenne, operata con l’ausilio dell’unità cinofile della Guardia di Finanza, nel corso della quale venivano rinvenute banconote da 20 euro false. Il ragazzo è stato al momento deferito all’A.G. per la violazione dell’art. 455 c.p. (spendita e introduzione nello Stato di monete falsificate) e sono in corso ulteriori approfondimenti sulle circostanze della cessione di droga.
Gli elementi raccolti hanno tuttavia fatto emergere un nutrito giro di adolescenti (compreso il ragazzo autore della cessione di ieri) che, mettendo assieme il denaro destinato all’acquisto dello stupefacente, provvedono a commissionare la consegna tramite siti web schermati (DARK WEB), arrivando a spendere cifre tra i 300 e i 500 euro. Importi notevoli, nella disponibilità di adolescenti, nonostante la giovane età.
La Polizia di Stato richiama l’attenzione sugli effetti derivanti dall’uso della cannabis, compresa quella “light”, anche alla luce di quanto riportato sul sito istituzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento politiche antidroga che così recita: “gli effetti collaterali che possono derivare dall’uso” di tali sostanze sono “distorsione della percezione, tachicardia, ipertensione arteriosa e aritmie, vertigini, alterazioni dell’orientamento spazio-temporale, alterazione della coordinazione motoria, irritabilità, attacchi di ansia e panico, episodi psicotici di natura paranoidea, alterazione della memoria e difficoltà di apprendimento, deficit cognitivi”.
Anche ieri, in concomitanza con l’accaduto, personale della Squadra Mobile, dell’Ufficio Sanitario Provinciale e della Polizia stradale è stato impegnato in un’attività di educazione e informazione sui rischi legati al consumo di stupefacenti presso l’Istituto Comprensivo “D’Ovidio” di Campobasso, ove ha tenuto un incontro con circa 50 studenti delle terze classi, nel corso del quale gli alunni hanno dimostrato, ancora una volta, notevole interesse sull’argomento, formulando domande agli operatori di Polizia ed esprimendo curiosità e perplessità sul tema.
Questura di Campobasso -Ufficio Stampa Relazioni Esterne
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