In tre giorni record di presenze per una prima che non vuole essere l’unica. Soddisfazione anche da parte dell’Amministrazione Comunale. Si pensa già a una seconda edizione per il 2017. Tutto esaurito. Lo ha fatto registrare il pubblico di Campobasso che nel fine settimana appena terminato ha preso d’assalto la prima edizione dello Streetfood Village in Piazza Prefettura, a Campobasso. Oltre 80 mila le presenze registrate in due giorni e mezzo di manifestazione. Successo atteso per il cibo di strada con la “tendina”, quello certificato dall’Associazione nazionale Streetfood che ha portato nel capoluogo molisano la settimana tappa del tour nazionale. «Una presenza di pubblico per noi inimmaginabile – ha commentato l’Assessore comunale al commercio, Salvatore Colagiovanni – per questo streetfood di qualità che ha rilanciato il centro del capoluogo e per questo dobbiamo ringraziare l’associazione Streetfood per aver scelto la nostra città, sperando che si possa già pensare a una seconda edizione».
A metà di domenica molti degli operatori di strada presenti avevano già registrato il tutto esaurito tra i prodotti in degustazione, segno evidente che il pubblico di Campobasso ha reagito in maniera positiva. «Un nuovo successo targato Streetfood – spiega Massimiliano Ricciarini, presidente dell’associazione del cibo di strada – e per questo però dobbiamo anche ringraziare l’amministrazione comunale e in particolare l’assessorato al commercio che ci ha dato la possibilità di lavorare con serenità e ha creduto nel nostro evento, un successo quindi che come al solito deriva da una forte collaborazione con l’amministrazione locale».
Il bilancio in “numeri”. Oltre 2,5 quintali di patate. Oltre mille piadine, poi ancora 500 arancine, 40 kg di Pane ca’ Meusa, 20 kg di panelle. E 60 kg di paella, 1 quintale di pesce. Dalla Puglia sono più di 2 i quintali di bombettee. Dall’Abruzzo 5 mila arrosticini. Per finire 500 Panzerotti baresi e 1 quintale polipo per 400 le Pucce salentine. E tanto altro.
L’Associazione Streetfood. Nata ad Arezzo nel 2004, è stato il primo progetto in Italia a promuovere il cibo come cultura e il cibo di strada come format vincente in quanto “riassume in un cartoccio” storia e tradizioni di ogni regione d’Italia da gustare con le mani. Nel 2015 sono stati 28 gli eventi in tutta Italia toccando quasi due milioni di persone che hanno consumato cibi di strada in quantità record.