La Polizia di Stato ha denunciato un cinquantenne campobassano per atti persecutori, tentata estorsione, danneggiamento aggravato, detenzione e porto abusivo d’arma da fuoco e munizioni.
Nella decorsa notte, in località Colle delle Api, la vetrina dell’esercizio pubblico “Bar Caffè Europa”, è stata attinta dall’esplosione di un colpo d’arma da fuoco. I titolari dell’attività si avvedevano del danneggiamento della vetrina al momento dell’apertura del locale verso le ore 7, segnalando tempestivamente il fatto alla Polizia di Stato che interveniva sul posto per i rilievi con personale della Squadra Mobile, Squadra Volante e Polizia Scientifica.
La Squadra Mobile avviava le immediate indagini, non supportate da immagini di videosorveglianza a causa di un temporaneo guasto tecnico dell’impianto. Le investigazioni si orientavano verso una pista passionale, in particolare verso l’indagato, che aveva avuto una relazione sentimentale con una donna dipendente del Bar, finita per decisione della donna. L’uomo, preso dalla folle gelosia, aveva attribuito la fine della storia al fatto che la ex compagna avesse iniziato l’attività lavorativa nel bar, dovendosi quindi relazionare con i clienti e gli altri dipendenti. Per questo, aveva iniziato a seguire la donna dopo l’epilogo della relazione sentimentale, pedinandola e molestandola ripetutamente, controllandole il telefono in cerca di indizi su rapporti con altri uomini, e arrivando persino a minacciarla di diffondere immagini private qualora la ex compagna non avesse concluso il contratto di lavoro con il bar. Pertanto l’esercizio commerciale era diventato la sua ossessione, ancor più dopo l’allontanamento della donna amata, tanto da determinarsi a lasciare un segno tangibile della folle gelosia che aveva per lei.
La Squadra Mobile quindi individuava in tempi record l’uomo e, dopo averlo condotto in Questura, lo sottoponeva all’esame dello “stub” per trovare segni di esplosivo. A quel punto il reo decideva di collaborare, fornendo dichiarazioni spontanee. Successivamente condotto davanti al Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Campobasso dott. Nicola D’Angelo, alla presenza del difensore di fiducia, l’uomo si determinava a rendere ampia confessione, ravvedendosi del gesto compiuto nella notte e fornendo indicazioni alla Polizia per il recupero della pistola e dei proiettili che sono stati sequestrati. Nello specifico si tratta di una pistola Glock calibro 9×21 semiautomatica che l’uomo deteneva illegalmente.