Sicurezza nelle strade, continua il dibattito dopo la sequela di incidenti che hanno interessato un po’ tutto il territorio regionale e molto la zona urbana di Campobasso. Non affronteremo il dato di cronaca, già abbondantemente trattato, ma faremo un discorso in generale sulle zone potenzialmente a rischio, con riferimento a quelle di maggior afflusso del traffico nel capoluogo di regione. Abbiamo già visto il caso più eclatante, quello dell’incrocio tra Via Crispi e Via XXV Aprile e di seguito Via Insorti d’Ungheria, dove con una certa facilità le auto tendono a ribaltarsi, naturalmente a causa dell’alta velocità e di altri comportamenti scorretti degli automobilisti, ma anche, a nostro modo di vedere, di carenze nella segnalazione degli incroci che, sempre per male usanza dei conducenti di auto , non sono neanche troppo visibili.
Vanno anche segnalate criticità negli incroci nel tratto di strada da via San Lorenzo a via D’Amato (dove chi proviene da traverse ed innesti spesso taglia le corsie per invertire la marcia); via Trieste – via Milano (gli automobilisti spesso fanno lo stesso per dirigersi verso la zona di via Monforte); via XXIV Maggio – via IV Novembre – via Montegrappa (dove forse una piccola rotonda porterà a soluzione il problema anche in questo caso del ‘taglio’ di corsia).
Una zona finora poco citata, ma che merita attenzione è sicuramente il quartiere di San Giovannello, perché in passato è stato oggetto di più di un incidente e dove indubbiamente l’alta velocità dei veicoli che vanno o vengono dalla zona industriale è un problema rilevante. All’uopo raccogliamo il contributo alla discussione da parte di un nostro lettore, l’avvocato Donato De Marco che in una nota sottolinea il problema della scarsa illuminazione e della inidonea regolamentazione degli incroci e dei passaggi pedonali.
“La sola segnaletica orizzontale e verticale- dice l’avvocato – peraltro molto spesso carente, non è più sufficiente a regolamentare il traffico veicolare e pedonale. Sarebbe opportuno, negli incroci più pericolosi e dove non sia possibile realizzare le rotatorie, installare dei semafori; il semaforo, troppo poco utilizzato nella nostra città, è infatti l’unico mezzo che costringe gli automobilisti a decelerare e a fermarsi, lasciando passare ordinatamente auto e pedoni (nei pressi di San Giovannello, all’altezza della Caserma Frate, è già presente un impianto semaforico che però non viene utilizzato)”.
Raccogliamo il suggerimento e lo proponiamo alla struttura comunale competente.
(s.m.)