Campobasso/ Salto della quaglia, ‘Noi moderati’: “centro sinistra diviso al suo interno”

di Stefano Manocchio

Il centro destra non ci sta; il ‘salto della quaglia’ dei consiglieri comunali di Campobasso, Giovanni Varra e Antonio Madonna non è stato digerito dalla coalizione e si susseguono le dichiarazioni forti contro i cosiddetti ‘traditori’. Ieri mattina conferenza stampa sull’argomento nella sede del partito ‘Noi moderati’ alla presenza del coordinatore regionale, Fabio Cofelice e di Francesco Sanginario e Michele D’Alessandro, oltre che del candidato sindaco del centro destra alle ultime comunali per Palazzo San Giorgio, Aldo De Benedittis.

E’ un fatto grave- ha detto Cofelice- che segna un passo importante verso la disaffezione dell’elettore nei confronti della politica e verso questi personaggi; noi abbiamo un altro metodo nel fare politica basato sulla lealtà, coerenza ed affidabilità. Questa amministrazione non avrà vita lunga. Guardate solo l’attribuzione delle deleghe: si pensa alla delega alla frazione di Santo Stefano! Che senso ha una delega solo per una frazione? E’ solo un modo per accontentare i diversi animi di un centro sinistra dilaniato dalle lotte interne. Non lo diciamo noi, ma un autorevole esponente del PD, che è andato via dal partito sbattendo la porta e parlando di ‘corruzione politica’. Il centro sinistra è diviso, il centro destra invece è unito, anche se ha dovuto digerire malvolentieri questo episodio che certamente non voleva. La prognosi per questa amministrazione- ha concluso Cofelice– non mi sembra che possa essere di lunga durata: arriveranno presto al ‘redde rationem’. Ci dispiace per Campobasso, perché meriterebbe di essere amministrata meglio”.

Si è consumato il più grande inciucio della storia di Campobasso- ha aggiunto De Benedittis -non è mai successa una cosa del genere e lo posso dire avendo alle spalle una certa esperienza come amministratore comunale. Ci sono molti educatori nel centro sinistra: ma cosa insegnano ai loro ragazzi? Allora dovrebbero cambiare mestiere!”.

Il consigliere Sanginario ha aggiunto una indiscrezione interessate. “Noi del gruppo ‘Noi moderati’ siamo stati raggiunti, singolarmente e anche tramite il coordinatore regionale prima degli altri, ma abbiamo respinto al mittente la proposta. Siamo rimasti male quando abbiamo visto la mattina presentarsi in Consiglio comunale i due, perché avevamo deciso di non far aprire il Consiglio per dimostrare che il centro destra aveva vinto le elezioni, come di fatto è. Invece Giovanni Varra e Antonio Madonna hanno permesso di mantenere il numero legale, in cambio della presidenza del Consiglio comunale; sedici consiglieri del centro sinistra che votano il primo eletto di Fratelli d’Italia fa capire che questo era l’accordo. Questo comportamento- la conclusione di Sanginario – fa allontanare le persone dalla politica e dà ragione a chi non è andato a votare”.

E ‘incredibile il proliferare di deleghe, perché evidentemente avevano molte, troppe persone da accontentare- ha aggiunto il consigliere D’Alessandro con riferimento al centro sinistra. Si cuoceranno nel loro stesso brodo”. D’Alessandro ha fatto intendere che la stessa sindaca di Campobasso non avrà poi tutto questo spazio di manovra, visto che ha dovuto e dovrà rapportarsi ogni volta con tutti questi diversi soggetti, per rispettare gli accordi presi in campagna elettorale, soprattutto dal ballottaggio in poi.

Insomma il dado forse non è tratto, almeno completamente.

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