Dopo la proclamazione della neo sindaca di Campobasso, Marialuisa Forte, la presidente dell’Ufficio elettorale centrale, la giudice Roberta D’Onofrio ha proclamato anche i 32 consiglieri eletti a Palazzo San Giorgio. Non ci sono state novità o modifiche rispetto ai nominativi ipotizzati subito dopo il turno di ballottaggio; quindi la maggioranza sarà di centro destra, con 17 consiglieri, mentre il centro sinistra-Cantiere Civico conterà 15 consiglieri, oltre alla sindaca Forte.
Primo partito, con 5 consiglieri, sarà il PD e sempre nel centro sinistra: 3 eletti saranno tra le fila del Movimento Cinque Stelle e 2 ad Alleanza Verdi e Sinistra (di questi il primo sarebbe in quota ai socialisti ed il secondo ai verdi-ambientalisti).
Al centrodestra, oltre al candidato sindaco, Aldo De Benedittis, 4 seggi a Fratelli d’Italia; 4 anche ai Popolari per l’Italia; 3 a Noi Moderati; 2 a Forza Italia; 2 alla Lega e 1 all’UDC.
Al Cantiere Civico, oltre al candidato sindaco, Pino Ruta, andranno 4 seggi, di cui 3 a Costruire Democrazia e uno alla Confederazione Civica.
Gli occhi sono puntati sul centro destra e su quanto deciderà in merito al prosieguo di legislatura, cioè a come utilizzare la maggioranza maturata in Consiglio comunale; con il passare delle ore sembra sfumare l’ipotesi delle dimissioni di massa dei 17 consiglieri, perché un paio hanno pubblicamente manifestato il loro dissenso ed altrettanti lo hanno fatto intendere nelle segrete stanze della politica locale. Quasi certamente si deciderà di garantire gli atti inderogabili e urgenti e quelli vincolati da finanziamenti statali e comunitari che hanno una scadenza breve per l’approvazione e poi si deciderà di volta in volta su come portare la votazione verso i punti del proprio programma elettorale.
Il primo atto importante, dopo l’insediamento, sarà la nomina del presidente del Consiglio comunale; il centro destra da subito potrebbe decidere di farlo diventare proprio appannaggio, avendone i numeri. Circolano già i primi nomi: o Aldo De Benedittis (che in questo caso rinuncerebbe al ruolo di coordinatore del centro destra) o Salvatore Colagiovanni, vista la buona performance elettorale del Popolari per l’Italia. Lunedì prossimo il centro destra dovrebbe riunirsi, alla presenza di Aldo De Benedittis e del presidente della Regione, Francesco Roberti e solo allora ne sapremo di più.
L’aggregazione che ruota intorno alla sindaca Forte, dal canto suo, cercherà di insinuarsi in eventuali dissidi all’interno del centro destra per far passare la sua linea programmatica; in sostanza a breve si tenteranno anche le trattative per evitare uno scontro frontale a suon di numeri e non è detto che il ‘mediatore’ sia qualcuno dei presenti in Consiglio comunale. Infatti il Richelieu del centro sinistra molisano è da tempo considerato Roberto Ruta, che è anche presunto artefice, insieme a Massimo Romano, delle trattative che poi hanno portato ad un clima favorevole alla vittoria delle Forte.
Intanto apprendiamo che in caso di stallo amministrativo non è detto che la legislatura venga trascinata obtorto collo; lo ha fatto intendere chiaramente Pino Ruta dicendo che se si troverà un clima costruttivo tra le parti, bene: ” Se poi ci si deve accanire per mantenere un Consiglio che funziona male, allora ben venga ridare la parola agli elettori”.
La neo sindaca si sta già muovendo per la prossima Giunta comunale, che all’inizio potrebbe essere anche snella per sua stessa ammissione: si partirebbe con quattro assessori per i primi importanti adempimenti, per poi aumentarli in corso d’opera. Ricordiamo che Campobasso, come comune capoluogo, può agganciarsi alla fascia di un livello superiore e quindi l’esecutivo comunale può arrivare anche a nove assessori.
“Sicuramente conterà il peso politico dei partiti e degli eletti- ha detto la neo sindaca – ma vogliamo anche trovare persone competenti che portino avanti le idee e il programma”.
Una linea chiara e rigorosa, che potrebbe alimentare dei distinguo iniziali.
(S.M.)