Campobasso/ Presentati i risultati ottenuti durante la prima fase di studio del progetto Detocs

Oggi presso la Sala Civica del Palazzo San Giorgio di Campobasso, nuovo incontro di presentazione dei risultati ottenuti nella seconda fase di studio del progetto DETOCS – DEcarbonising the TOurism industry post Covid-19 Support”, finanziato dal programma Interreg Europe e focalizzato sull’abbattimento di emissioni di gas climalteranti nel settore turistico.

Mentre l’Europa lancia gli obiettivi “NET ZERO” per la salvaguardia del patrimonio ambientale e delle risorse primarie, in Italia il turismo resta un settore penalizzato dal punto di vista della sostenibilità, poiché sono ancora poco chiare le azioni da svolgere in tale ambito per renderlo efficiente da un punto di vista economico, sociale ed ambientale. Sebbene, infatti, possano essere prese a base le linee guida generali, il piano di azione va studiato di volta in volta a seconda delle specifiche esigenze di un territorio. L’adesione del comune di Campobasso al progetto DETOCS punta dunque a determinare le migliori azioni da svolgersi per ottimizzare ed efficientare il settore turistico nell’Area Vasta di Campobasso, in linea con quanto determinato dagli obiettivi europei di decarbonizzazione al 2050, nonché potenziare gli strumenti di programmazione utili allo sviluppo sostenibile del territorio.

Presentati i risultati ottenuti dallo studio e dal confronto con gli altri partners europei, che hanno evidenziato l’importanza di puntare alle fonti rinnovabili, alle comunità energetiche e alla mobilità sostenibile, e la necessità di supportare e snellire i processi burocratici da affrontare per chi intende investire in interventi di efficientamento energetico e sostenibilità. E’ occasione utile per un proficuo scambio di idee che possa indirizzare le analisi e la progettazione verso la definizione oggettiva dello stato di fatto del settore turistico nell’area di studio e l’individuazione dei migliori interventi calati sulle esigenze reali del territorio molisano, con l’opportunità di riportare il modello di gestione individuato a livello locale nel contesto europeo.

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