Campobasso/ Palazzo San Giorgio: clima tranquillo, ma attenti ai ricorsi

di Stefano Manocchio

Non sarà proprio la quiete dopo la tempesta, in versione campobassana, ma il clima che da alcune ore regna a Palazzo San Giorgio è all’apparenza sereno; a pochi giorni dall’insediamento della nuova amministrazione cittadina non si hanno notizie di colpi di mano e, almeno per alcuni giorni, ci sarà probabilmente la mano tesa tra i consiglieri di centro destra e il polo progressista, essendo scongiurata al momento qualunque eventuale ipotesi di ritorno alle urne.

Il nodo, per Marialuisa Forte e la sua squadra, resta l’elezione del Presidente del Consiglio comunale, che il centro destra potrebbe ottenere o con la prova di forza, facendo valere i numeri in Consiglio, oppure dialogando con gli avversari, come appunto sembrerebbe profilarsi adesso. Sarebbero almeno tre o quattro gli esponenti della squadra di Aldo De Benedittis propensi a portare avanti una sorta di patto di non belligeranza con i competitor, a condizione naturalmente che il centro destra venga accontentato sul prestigioso incarico desiderato; in questo caso si andrà avanti senza strappi fino all’approvazione del bilancio e poi si vedrà il resto.

Questo quadretto quasi idilliaco viene però momentaneamente spezzato dalle indiscrezioni sulla possibilità di ricorsi elettorali, che entrambe le coalizioni starebbero valutando.

Il centro destra, anche in considerazione dell’esiguo scarto di voti tra i due candidati a sindaco, avrebbe intenzione di chiedere il riconteggio delle schede bianche e nulle, che sono in numero decisamente maggiore, mentre il polo progressista non avrebbe abbandonato l’idea di effettuare ricorso per ottenere la maggioranza di seggi nell’assise civica, quindi con un’interpretazione della legge elettorale diversa rispetto a quella applicata nella fattispecie campobassana.

Gli avvocati abbondano, tra gli eletti e non, da una parte e dall’altra e le carte sarebbero allo studio per la decisione finale, ma i tempi non saranno certamente celeri e le intenzioni potrebbero cambiare con il mutare del clima politico a Palazzo San Giorgio.

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