di Stefano Manocchio
Sono giorni decisivi, forse ore, per la definizione delle strategie che i consiglieri comunali di Campobasso di centro destra dovranno tenere in vista del loro insediamento a Palazzo San Giorgio e dei conseguenti adempimenti. Oggi è previsto l’incontro con il Presidente della Giunta Regionale del Molise, Francesco Roberti, per il tramite di Aldo De Benedittis. Atteso che pare acclarato il fatto che non ci saranno dimissioni di massa, anche per non creare un periodo di prolungata ingovernabilità con il commissariamento dell’Ente, c’è da stabilire soprattutto se andare al braccio di ferro costante con il centro sinistra o tentare un accordo e di quale tipo. L’ipotesi prevalente sarebbe di una sorta di accordo ‘breve’ per permettere solo le emergenze anche finanziarie, oltre all’approvazione del bilancio (la cui bocciatura riporta alle urne); fatto questo, in un periodo ragionevolmente breve (uno o due anni) ci sarebbe la sfiducia ed il ritorno alle urne. Non a caso ad un certo punto si è parlato di ‘responsabilità’ da parte dei consiglieri del centro destra.
In ballo ci sono corposi finanziamenti previsti con il PNRR (si parla di circa cento milioni di euro) ed in sostanza lo sviluppo futuro del capoluogo di regione che tutti in campagna elettorale, di qualunque colore politico, hanno detto dovrà tornare ad essere centrale nella politica molisana.
Come già preannunciato, la prova del fuoco sarà l’elezione del nuovo presidente del Consiglio comunale; il centro destra da subito potrebbe decidere di farlo diventare di proprio appannaggio, avendone i numeri. Circolano già i primi nomi: Aldo De Benedittis o Salvatore Colagiovanni. Ma c’è modo e modo per arrivare al risultato: o forzare la mano ed imporre i 17 voti favorevoli, o cercare l’accordo con il polo progressista e farlo diventare candidato unico. Accordo che naturalmente non si fermerebbe a questo adempimento, ma andrebbe oltre. Qualunque compromesso istituzionale passerebbe attraverso tre persone: Roberto Ruta e Massimo Romano per il polo progressista e Francesco Roberti per il centro destra, supportato, quest’ultimo, da Aldo De Benedittis.
I leader regionali del centro destra smentiscono qualunque ipotesi di ‘stampella’ all’amministrazione Forte a Palazzo San Giorgio; per questo motivo l’incontro di oggi potrebbe essere determinante per sapere quali tempi ci aspettano e come la politica deciderà di gestire questa patata bollente.