Sembra essere arrivato a Campobasso il momento delle imponenti opere pubbliche, quelle che modificheranno in parte l’assetto viario ed il flusso veicolare da e verso il capoluogo di regione. Negli ultimi anni l’intervento pubblico sul capoluogo di regione si era limitato a lavori di piccolo impatto: quelli sempre auspicabili per il miglioramento del verde pubblico, quelli in parte discutibili sul percorso delle piste ciclabili e quelli a venire, come la rotonda di Via delle Frasche/ San Giovanni. Unica eccezione il ‘serpentone’ di collegamento pedonale tra il Terminal, la stazione ferroviaria e Via Mazzini, che invece impatta notevolmente e visivamente, alimentando ancora adesso il dibattito tra favorevoli e contrari in città; senza considerare l’edilizia scolastica, che merita trattazione a parte.
Questa volta è il centro della città ad essere interessato da modifiche urbanistiche di rilievo. La giunta comunale a Palazzo San Giorgio ha approvato il cosiddetto DIP e lo studio di fattibilità tecnico-economica del “Corridoio stradale di interconnessione tra la Città di Campobasso e la Tangenziale Est”. Si tratta in poche parole del collegamento tra il centro città e l’importante arteria di sfogo del traffico in entrata ed uscita dal capoluogo di regione, che avrà appunto come finalità di alleggerire la pesante mobilità cittadina, soprattutto nelle ore in cui si sente l’impatto del pendolarismo dai paesi.
Una volta arrivati in centro, gli automobilisti troveranno un parcheggio multiplano che sarà costruito in Piazza della Repubblica; una struttura presumibilmente visivamente non molto ingombrante, visto che i 350 posti saranno su due livelli interrati. Nella stessa zona si provvederà alla ricostruzione della scuola “Francesco D’Ovidio”, a seguito di demolizione della struttura esistente. Il complesso insisterà su tre livelli ed ospiterà alunni delle Primarie e Secondarie di primo grado. Naturalmente sarà ridisegnata la traccia veicolare e la segnaletica nelle zone circostanti.
Restando in tema, si attende ancora di sapere cosa ne sarà della proposta di realizzare uno studentato nello stabile dell’ex-Roxy, visto che su quell’immobile finora ne sono state dette molte e fatte poche, anzi nessuna. Con la concomitante area del vecchio Romagnoli, l’ex-albergo condivide il poco onorevole primato dei buoni propositi mai realizzati.
L’inversione di tendenza al momento non è pervenuta.
(Ste.Man.)