Nella giornata del 29 gennaio scorso, i Carabinieri del Comando di Campobasso hanno dato esecuzione ad una misura cautelare personale emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale su richiesta della Procura della Repubblica consistente nel divieto di avvicinamento alla persona offesa ed ai luoghi da essa frequentati.
Il provvedimento è stato emesso a carico di un uomo di 55 anni, residente a Campobasso, accusato di prolungati maltrattamenti nei confronti della propria famiglia. La vicenda tratteggia una drammatica realtà domestica, segnata dalla sofferenza di una donna, costretta a fuggire dall’abitazione coniugale nel novembre 2023 a causa dei comportamenti insostenibili del coniuge. La denuncia, formalizzata nel dicembre 2023, ha messo in luce una lunga storia di abusi che, per oltre tre anni, hanno avuto come teatro l’ambiente domestico. La donna ha raccontato di essere stata soggetta a maltrattamenti verbali e fisici, tra cui aggressioni con pugni e schiaffi, e l’utilizzo di oggetti contundenti. Questi episodi, sebbene mai denunciati prima, erano stati comunque documentati dai servizi sanitari.
L’abuso costante di sostanze alcoliche da parte dell’uomo nel corso degli anni ha amplificato la sua inclinazione alla violenza, rendendolo protagonista di atti di aggressione non solo nei confronti della moglie, ma anche dei figli. I minori, infatti, sono stati esposti e coinvolti in questa spirale di violenza, subendo direttamente le conseguenze dell’instabilità e dell’aggressività paterna e sono stati testimoni involontari dei maltrattamenti subiti dalla madre. A seguito della separazione, l’indagato ha intensificato le azioni intimidatorie, inviando messaggi minacciosi alla moglie in un ultimo tentativo di costringerla a ritornare da lui.
Il provvedimento giudiziario impone all’indagato un rigoroso divieto di avvicinamento ai membri della famiglia e ai luoghi da loro frequentati, stabilendo una distanza minima di 800 metri prevedendo il monitoraggio attraverso il braccialetto elettronico. Questa decisione rappresenta una misura preventiva cruciale per garantire la sicurezza e il benessere delle vittime, offrendo loro protezione contro ulteriori abusi.
Il procedimento è nella fase delle indagini preliminari, nel corso delle quali l’indagato potrà esprimere, in ottica difensiva, tutti i rimedi processuali previsti dal codice di rito.