di Stefano Manocchio
E’ il luogo della memoria, dove risposano i nostri cari e più di ogni altro sito in città merita decoro; stiamo parlando del cimitero di Campobasso e dei problemi che spesso e (mal) volentieri si susseguono, da quelli gestionali a quelli, ancor più gravi, di decoro urbano. Abbiamo pubblicato una nota a firma del consigliere comunale a Palazzo San Giorgio, Giose Trivisonno, dove lo stesso formulava anche ipotesi migliorative, che a suo dire non avrebbero trovato risposta da parte della maggioranza in Consiglio comunale e nel finale anche la notizia della costituzione di un comitato civico a difesa e tutela dello ‘stato di salute’ del cimitero stesso. E’ seguito anche un intervento del suo collega, Salvatore Colagiovanni, nel quale lo stesso non esentava da critiche l’Amministrazione comunale visto che questa, pare, “con con una determinazione dirigenziale, la n. 3122 reg.gen. del 19 settembre u.s., abbia vietato di introdurre salme per le quali deve terminare il periodo di osservazione presso il così detto deposito di osservazione o camera mortuaria”. Torniamo alla questione oggetto del presente articolo e raccogliamo una importante segnalazione di situazione di disagio. Intanto un esempio esplicativo sull’argomento viene da un breve video pubblicato su Terminus Visione. VIDEO
Proprio di questo argomento ci interesseremo oggi, cioè dei gravi problemi di accesso alla struttura cimiteriale, avendo ascoltato chi il comitato civico l’ha fondato. Intanto diciamo che questo comitato incontrerà i frequentatori del cimitero di Campobasso al fine di formulare proposte atte a far uscire la struttura dalla situazione di degrado in cui si trova, ma anche per costituire gli organi di rappresentanza del comitato stesso e che all’uopo si terrà un’assemblea il giorno 15 ottobre a partire dalle ore 10 nel piazzale antistante l’ingresso principale del cimitero. Promotore dell’iniziativa è l’ex-dirigente sindacale della Cisl, Augusto Bernardi, che sull’argomento sta profondendo grande impegno ed è meritevole di grande attenzione da parte di tutti.
Ma quali sono i motivi di criticità? Proprio Bernardi, per il tramite del Comitato, ha inviato una nota agli amministratori di Campobasso, sindaco in testa, nella quale ne dettaglia le specificità. La premessa è già significativa di quanto finora detto: “la civiltà di un popolo si misura dal rispetto che ha per i propri defunti”. L’inizio di lavori edili e di urbanizzazione sta creando grandi disagi ai visitatori, molti dei quali, è bene ricordarlo, sono anziani che hanno problemi di deambulazione o, peggio ancora, sono cardiopatici e che vedono la visita a familiari e parenti defunti come un momento irrinunciabile di raccoglimento e, per chi crede, anche di preghiera.
Ma i lavori non sembrano considerare ciò, se è vero che nella nota del Comitato si parla di recinzioni sorte da un giorno all’altro e blocchi di cemento depositati lungo le mura perimetrali; e nell’un caso o nell’altro non ci sarebbero cartelli indicanti un percorso alternativo. Per i visitatori inizia una sorta di Via Crucis, il tentativo di trovare una strada che spesso è ripida o tortuosa e aggiunge sofferenza a quella già vissuta quotidianamente.
Parlando con Bernardi apprendiamo che si contano “tre sentieri per andare giù; hai circa il 35% di possibilità di imbroccare la strada giusta, se sei fortunato la becchi, altrimenti ritorni sopra e questa volta hai il 50%”. Quindi la terza volta può andar bene, ma a costo di un affaticamento che non è dovuto e che può causare danni anche gravi alla salute di persone fragili. “In altri tempi su una storia del genere avrei fatto i picchetti sotto il Municipio” -dice laconico Bernardi. L’anima da sindacalista esce fuori con la consapevolezza dei tempi che cambiano.
Sempre nel documento citato lo scrivente poi si sofferma sul degrado nei piazzali che circondano l’area cimiteriale e che sono una sorta di piccole discariche; situazione che lo stesso dice di aver denunciato ai vigili urbani, vigili del fuoco e tecnici comunali, evidentemente senza risultato. Ora Bernardi, insieme a conoscenti frequentatori del cimitero, ha deciso di costituire questo comitato provvisorio che il 15 ottobre prenderà forma e sostanza e si organizzerà per ulteriori azioni di sollecito all’Amministrazione comunale ed eventualmente anche di protesta.
Nella nota non mancano critiche all’esecuzione dei lavori, con delle incongruenze che contribuirebbero ad appesantire la situazione per i visitatori. Bisognerà cercare di far coesistere le esigenze dell’impresa che sta realizzando i lavori, con quella delle tante persone che quotidianamente fanno visita ai defunti nel cimitero.
Speriamo che almeno stavolta l’appello venga ascoltato e naturalmente seguiremo con interesse e giusto spazio gli sviluppi della vicenda.
Le foto nel testo sono a cura di Augusto Bernardi