Campobasso/ La scuola ponte di Selva Piana nel bilancio, Pilone: “Finita la festa… gabbato lo Santo”

L’assestamento generale di bilancio è un momento fondamentale per l’attività amministrativa degli Enti in quanto si vanno ad individuare tutte quelle voci funzionali alla verifica e al controllo del bilancio previsionale attraverso l’assestamento e la salvaguardia degli equilibri di bilancio.

Ieri in Consiglio comunale a Campobasso proprio su alcune voci dell’assestamento di bilancio si sono concentrate le critiche da parte di esponenti dell’opposizione; particolarmente energico è apparso l’intervento del capogruppo di Fratelli d’Italia, Francesco Pilone, che ha lanciato un ‘j’accuse’ alla gestione della precedente amministrazione comunale, quella a guida del Movimento Cinque Stelle, con un appunto anche sull’attuale formazione del polo progressista. Quindi, come dicono a volte gli psicologi, iniziamo dalla fine.

Il consigliere comunale si concede un’osservazione di carattere prettamente politico.

Nella voce accensione mutui e prestiti, nell’accertamento votato– annota il capogruppo di Fratelli d’Italia – sono stati confermati i tre milioni e mezzo di mutuo per la “scuola ponte” di Selva Piana, nonostante il bando esplorativo per il reperimento di strutture idonee al centro per l’allocazione della Scuola D’Ovidio destinata, invece, proprio alla Cittadella dell’Economia e nonostante le posizioni contrarie del cantiere civico di Ruta”. Il rilievo non è di poco conto, visto che il trasferimento degli alunni della D’Ovidio è stato argomento ‘caldo’ della campagna elettorale ed è ancora all’ordine del giorno dell’agenda politica. Caustico a tal proposito il commento di Pilone: “Finita la festa… gabbato lo Santo”.

Passando alla parte ‘tecnica’ dell’intervento, la prima contestazione riguarda le basse percentuali in merito all’accertamento delle entrate extra tributarie; orbene secondo Pilone si avrebbero entrate accertate pari al 6,57% del previsto, con perdite cospicue per l’Ente e senza una pianificazione strategica sul come intervenire a riguardo.

Critiche anche in merito all’utilizzo del Fondo di Riserva. “Per oltre il 50% degli interventi finanziati– scrive Pilone nella nota – si tratta di attività abbondantemente prevedibili, che benissimo potevano essere inserite nella programmazione di spesa del previsionale, svincolando risorse necessarie al Fondo di Riserva concepito come strumento di bilancio emergenziale e non come “cassa” ordinaria”.

Qualcuno nella maggioranza ora dovrà spiegare.

(Ste.Man.)

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