Presso le sale espositive della Fondazione Molise Cultura, al Palazzo Gil di Campobasso, dal 2 ottobre e fino al 14 novembre, è allestita una mostra da non perdere “Yo lo Vi. Visioni di Guerra”. Si tratta di oltre quaranta incisioni di Francisco Goya e una selezione di tele e incisioni del Maestro Domenico Fratianni, con in più una perla, ovvero l’opera recentemente ascritta dal curatore della mostra, il critico d’arte e Consigliere di Stato Floriano De Santi, al pittore Pieter Raul Rubens.
La mostra è ideata dall’Associazione Culturale “Domenico Fratianni”, con il patrocinio del Patto per lo sviluppo del Molise, Regione Molise e Fondazione Molise Cultura, in collaborazione con il Comune di Campobasso, l’Università degli Studi di Chieti-Pescara Gabriele d’Annunzio, il Museo universitario della stessa e la Fondazione Immagine-Chieti, ed è realizzata con il supporto della Banca Popolare delle Province Molisane e della Fondazione Neuromed.
A visitare la mostra, accompagnato da due guide di eccezione come Annalisa e Gerardo Fratianni, anche il sindaco del capoluogo di Campobasso, Roberto Gravina.
“Ancora una volta la spinta dell’immaginario, del possibile e della ricerca continua di nuovi modelli rappresentativi dell’animo umano e della realtà che ci avvolge, ha condotto nella nostra città un’esposizione di arte incisoria che spariglia le carte, che ci apre agli altri e allo stesso tempo ci rende avamposto di un progetto culturale esteso, capace, con i temi che affronta, di rendere questo appuntamento un profondo momento di riflessione svincolato da parametri estetici e fondato, invece, sulla potenza dell’atto creativo. – ha dichiarato Gravina – A indirizzare verso Campobasso e il Molise questo progetto non ci sorprende che sia stata l’Associazione Culturale che porta il nome del maestro Domenico Fratianni, ideatore della Biennale dell’Incisione a lui dedicata e della quale questa mostra, “Yo lo vi – Visioni di guerra in Goya, Rubens e Fratianni”, rappresenta un’anteprima grandi autori della prossima XI edizione.
Verrebbe da dire che non poteva essere diversamente, – ha aggiunto il sindaco – se non altro perché con progetti simili, in passato, proprio il maestro Fratianni ha spesso stimolato l’ambiente culturale locale, predisponendolo alla ricezione attiva di attimi di poesia e sogno che i tratti incisori che oggi ci ritroviamo a osservare in questa esposizione, rinnovano, fungendo da nuova tappa di quel cammino artistico che il maestro Fratianni ha contribuito in prima persona a tracciare.”