Nel pomeriggio del 7 marzo, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Campobasso hanno arrestato un campobassano trentaseienne per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio ai sensi dell’art. 73 del DPR 309/90.
Lo spacciatore, già arrestato tre mesi fa, pur essendogli stata inflitta dal Giudice del Tribunale di Campobasso la misura dell’obbligo di dimora e successivamente anche quella della presentazione alla P.G. con l’obbligo di firma, completamente incurante delle prescrizioni impostegli, continuava la sua attività di spaccio di droga indisturbato.
Proprio per questo, i Carabinieri dell’Aliquota Operativa, che lo tenevano d’occhio da diversi giorni, si sono appostati in abiti civili vicino la sua abitazione subito dopo pranzo, orario in cui lo spacciatore forse prevedeva di non essere fermato e di transitare inosservato lungo le vie della città e, dopo averlo individuato insieme ad un altro campobassano trentunenne anch’egli già conosciuto a questi uffici, entrambi a bordo di un’autovettura, hanno proceduto a controlli nei loro confronti.
Durante il controllo, pur di evitare di essere controllato, lo spacciatore adduceva scusanti ai militari riferendo di essere già stato perquisito pochi minuti prima da un’altra pattuglia dell’Arma, cercando di svincolarsi e di distogliere l’attenzione su di sé.
Ma gli operanti senza mai perderlo d’occhio, notando che aveva le mani nascoste all’interno delle tasche del giubbotto che indossava, lo invitavano nuovamente a mostrare cosa nascondesse all’interno degli indumenti e, solo a quel punto, il fermato, con gesto fulmineo estraeva la mano destra e lanciava un involucro di plastica in mezzo alla strada, cercando di disfarsene. Il pacchetto, però, veniva subito recuperato dai militari i quali, dopo aver controllato cosa contenesse, appuravano esserci all’interno 30 grammi di eroina già suddivisa in piccole dosi.
Le immediate perquisizioni effettuate anche sull’accompagnatore e sulla autovettura, di proprietà di quest’ultimo, permettevano di rinvenire altre due dosi di eroina nascoste all’interno del posa-cenere della vettura.
Immediata la perquisizione anche all’abitazione dello spacciatore al termine della quale, però, non veniva rinvenuto altro.
Ciò posto, i due fermati venivano condotti immediatamente presso la Caserma di Via Mazzini per espletare ulteriori accertamenti.
Al termine delle formalità di rito, tenuto conto della recidiva del trentaseienne e della sua violazione alle prescrizioni impostegli dopo l’ultimo arresto, egli è stato posto in stato di arresto a seguito del quale il Magistrato del Pubblico Ministero di turno della Procura di Campobasso ha disposto che fosse condotto in carcere in attesa dell’udienza di convalida che si terrà nei prossimi giorni.
Per il trentunenne, invece, i Carabinieri dell’Aliquota Operativa hanno inviato dettagliata segnalazione alla competente Prefettura ai sensi dell’art. 75 DPR 309/90 per detenzione di sostanza stupefacente per uso personale.
Tutta la sostanza stupefacente, sottoposta a sequestro, sarà inviata al Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti del Comando Provinciale Carabinieri di Foggia ove verranno effettuate le previste analisi quantitative e qualitative dell’eroina sequestrata.
Oltre che nel fine settimana, l’attenzione che i Carabinieri pongono, nell’ambito del Capoluogo e dei paesi limitrofi, contro il fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti continua a rimanere alta anche tramite continui servizi di prevenzione e controllo.
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