di Stefano Manocchio
I candidati a sindaco di Campobasso incontrano la stampa molisana. In vista delle elezioni amministrative dei giorni 8 e 9 giugno 2024, il presidente dell’Ordine dei giornalisti del Molise, Vincenzo Cimino, ha voluto porre dei quesiti ad Aldo De Benedittis, Pino Ruta e Marialuisa Forte, che poi possono essere interpretati come impegni formali, forse anche sostanziali. Il presidente Cimino ha chiesto innanzitutto l’inclusione di “una categoria che vuole solo esercitare il proprio ruolo di intermediazione culturale”. Ma un punto focale e passaggio ideale sarebbe l’Ufficio stampa istituzionale.
“Chiediamo un posto in pianta organica con concorso pubblico per giornalista e siamo disponibili a studiare insieme un’ipotesi di bando di concorso, o anche a far parte della commissione giudicante, come soggetto terzo, o altre forme di collaborazione con il Comune di Campobasso– ha detto il presidente. Un consigliere comunale, anche di minoranza, che ha qualcosa da comunicare al momento al Comune di Campobasso non ha interlocutore nell’istituzione pubblica”.
Secondo punto. “C’è un problema fisico per raggiungere il Comune e siamo stanchi di prendere multe e chiediamo degli stalli, dei posti auto anche solo durante le sedute di Consiglio comunale, casomai nel retro del Municipio. Se veniamo chiamati per una conferenza stampa– ha continuato Cimino – e dobbiamo girare per 20 minuti cercando un parcheggio, non riusciamo ad esercitare al meglio il nostro lavoro”.
Terza questione: la condivisione di argomenti di natura culturale. “Questo ordine professionale viene contattato da tutti i sindaci, per seminari, convegni, attività: io non sono mai stato chiamato dal Comune di Campobasso”, ha chiosato con determinazione il presidente Cimino.
Vediamo adesso le rispettive posizioni dei tre candidati a sindaco.
“Questo è un incontro importante– ha detto Marialuisa Forte. Ringrazio le testate giornalistiche che ci hanno sempre seguito con attenzione. Sicuramente l’esigenza di un parcheggio riservato durante gli incontri istituzionali sarà possibile e per l’addetto stampa al Comune sono già in atto le procedure per il bando; si è data la priorità ad altre categorie in situazione emergenziale e c’è un solo dirigente che si preoccupa delle procedure concorsuali, ma a breve ci sarà il bando e spetterà alla nuova amministrazione espletarlo. Sicuramente ci sarà un tavolo di confronto con gli organismi dell’Ordine. Nel nostro programma c’è condivisione con chi fa cultura in città – ha continuato la Forte – e c’è impegno mio serio e della coalizione e con la prossima amministrazione ci sarà sicuramente un addetto stampa con un ufficio serio, anche con l’idea di poter fare rete con i Comuni più piccoli che non riescono ad avere un ufficio stampa. Sento di prendere questo impegno”.
“E’ la richiesta condivisibile che proviene da un ordine che rappresenta lo strumento della comunicazione. In un clima di trasparenza ed imparzialità ed anche di ricucitura della classe politica con la società civile– ha aggiunto Pino Ruta – implementare le modalità e gli organi di costituzione di un’istituzione è fondamentale. La collocazione in pianta organica di un posto nell’istituzione mi sembra plausibile, anzi necessaria e mi sembra strano che ancora non lo si preveda. Stiamo parlando dell’organo che rappresenta l’istituzione, cioè il Comune e quindi maggioranza e opposizione che è aperto al pubblico, da non confondere con l’organo del sindaco e della giunta che sono chiusi alla partecipazione.
Purtroppo il malvezzo, ad esempio, di stornare molte materie e di far passare tante proposte per la Giunta e non demandarle al Consiglio è una cosa a cui abbiamo assistito da circa vent’anni, anche per l’accesso ai documenti; per stabilire un minimo di contatto tra classe politica e comunità si deve prevedere per forza, in pianta organica, un organo a cui si possa rivolgere anche il consigliere d’opposizione per declinare una sua proposta e per aiutare a dare trasparenza all’attività consiliare.
Finora abbiamo assistito ad una deriva elitaria della classe politica– ha detto ancora il candidato a sindaco – che volutamente ha tenuto all’oscuro la comunità di sue scelte prioritarie. Il diritto di partecipazione che si vuole garantire non è una parola, va garantito con i fatti e con gli strumenti di partecipazione. La rivendicazione dell’Ordine dei giornalisti è oltremodo fondata; anzi è strano che non sia stata soddisfatta precedentemente da amministrazioni che hanno fatto della partecipazione il loro cavallo di battaglia. Puntare sulla comunicazione vuol dire dare una ricaduta produttiva al tessuto locale, perché più gente affluisce alle manifestazioni culturali più la città vive, più la ricaduta e l’attrattiva di una città che si misura sul turismo ha dalla sua dei punti di forza e spero che le problematiche della comunicazione abbiano più rispetto e salvaguardia da parte della pubblica amministrazione.
In ultimo ricordo che 14 anni fa ospitammo, come movimento politico, tre eventi con Gomez, Rizzo e moderatore Farncesco Toscano del TV7, giornalista alternativo e fuori dal coro; quindi noi abbiamo nel DNA questo strumento di democrazia. Il tema era la libertà di stampa”.
Ha preso infine la parola Aldo De Benedittis.
“Come si fa a non essere d’accordo, sono talmente d’accordo con queste richieste e rispetto i giornalisti, che nel mio staff c’è un vostro iscritto all’Ordine. Oggi il posto per addetto stampa può essere messo a concorso perché l’amministrazione deve essere trasparente, sia per la maggioranza che per la minoranza. Per quanto riguarda la richiesta di stalli per posti auto- dice l’esponente del centro destra- sappiamo quali sono i problemi di parcheggio per chi vive a Campobasso; quindi vediamo dove possiamo ricavare almeno un paio di stalli per la stampa, in occasione dei consigli comunali o le conferenze stampa . Per quanto riguarda la formazione, il Comune dovrà mettere a disposizione le sue strutture e con l’Ordine dei giornalisti garantire una formazione perfetta e ottima, per dare all’esterno un’idea di tutte quelle che sono le problematiche dell’amministrazione comunale. Ho un’idea: avrei intenzione di lanciare un Festival del giornalismo una volta all’anno coinvolgendo attori e giornalisti nazionali ed internazionali per una manifestazione che sarà a vantaggio dell’amministrazione ma soprattutto dei cittadini di Campobasso che ne manifesteranno certamente interesse”.