Neanche il tempo di dire che tutto sommato il Piano neve aveva funzionato bene, che a Campobasso in una mattinata si è stravolta la situazione. E’ accaduto stamattina, dopo che una nevicata di un certo rilievo si è abbattuta sulla città, purtroppo in pieno orario lavorativo, anzi a ridosso dall’entrata negli uffici pubblici. Il disagio è stato evidente ovunque e non si può dire che l’ipotesi-neve fosse da escludere, visto che è stata annunciata ed è in corso da 3 o 4 giorni. La situazione è migliorata leggermente dalla metà mattinata e i mezzi spalaneve e spargisale sono passati con regolarità, non ovunque in verità, ma comunque dove ci si sarebbe aspettati un maggior flusso viario. Il traffico nelle prime ore del mattino è stato limitato, forse perché tutti si sono trovati alla sprovvista rispetto al fenomeno meteorologico.
Ci sono state le situazioni tipiche del caos: auto che scivolavano (alcune ancora inspiegabilmente prive di gomme termiche!) e piccoli incidenti: insomma un quadro ben diverso da quello dei giorni precedenti e appena mitigato dalla chiusura delle scuole, senza la quale adesso staremmo a raccontare la catastrofe (in senso ‘letterario’).
Una volta una signora di origini molisane che, dopo aver vissuto molti anni in Germania aveva deciso di rientrare nella sua regione, mi spiegò che nella nazione nordica dopo i primi fiocchi di neve partono immediatamente squadre di spalatori, con mezzi al seguito e durante la giornata il manto nevoso non si accumula mai sui marciapiedi.
“Vivevo in una città dove nevica più che a Campobasso e continuamente, ma non avevo mai visto lo spettacolo che si vede da queste parti”, mi disse. Spiegò poi che negozianti e condomini devono garantire la pulizia degli spazi di propria competenza, ‘h24’, per non pagare multe salate che vengono comminate con precisione teutonica; in ogni palazzo ci sono pala e sale sempre disponibili.
Noi siamo montanari, ma un po’ ‘mediterranei’: e a volte non è un bene.
(ste.man.)