di Stefano Manocchio
La notizia ‘sale e scende’ e viene ciclicamente riproposta, quindi va presa seriamente. Il centro destra molisano avrebbe intenzione di rispondere alla candidatura a sindaco di Campobasso del centro sinistra, opponendo un nome altisonante della politica locale. Anche se la decisione non arriverà prima delle elezioni provinciali di Campobasso del 10 marzo prossimo, sarebbero acclarati due aspetti chiari per l’identikit dello sfidante di Marialuisa Forte e Pino Ruta: sarà esponente di Fratelli d’Italia e di alto profilo istituzionale. Da ciò si evince che alla fine la caparbia presa di posizione del partito di Giorgia Meloni potrebbe avere la meglio sugli altri nella definizione dell’incarico politico. Il ragionamento di base sarebbe che Fratelli d’Italia, pur essendo primo partito in regione ma anche a Campobasso (però considerando i dati delle regionali e non delle ultime comunali) al momento appare ‘sguarnito’ come incarichi sul territorio, visto che nessuno tra i sindaci di Campobasso, Termoli ed Isernia eletti nell’ultima tornata elettorale sono stati espressione di quel partito; sarebbe quindi una sottovalutazione elettorale da compensare con la ‘nomination’ a Palazzo San Giorgio.
Il secondo aspetto è di dover opporre al centro sinistra ed all’aggregazione Costruire Democrazia/ Cantiere Civico (Unica Terra) un esponente di alto profilo istituzionale regionale. Ed ecco il nome, che nelle ultime ore sta guadagnando ulteriore credito: il Presidente del Consiglio regionale del Molise, Quintino Pallante. La notizia se confermata starebbe a significare che il centro destra vuole mettere in campo il carico pesante; e che, quindi, questa volta sarebbe fortemente intenzionato a non cedere voti e consenso popolare alle comunali di Campobasso, per ‘recuperare’ dopo le ultime due sconfitte, prima ad opera del centro sinistra con Antonio Battista e poi dei Cinque Stelle con Roberto Gravina.
Solo per la cronaca un’eventuale vittoria di Pallante, permetterebbe l’ingresso in Consiglio regionale di Aida Romagnuolo. Detto questo, anche nella coalizione dei moderati/conservatori inizia a prendere corpo il ‘toto-candidato’ per la composizione delle liste dei partiti che non saranno meno di cinque ma più probabilmente sette (Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega, Noi Moderati, Popolari per l’Italia e forse anche UDC e una civica del candidato sindaco). Vediamo le prime indiscrezioni.
Fratelli d’Italia dovrebbe proporre almeno alcuni dei quattro ‘papabili’ a candidato sindaco delle indiscrezioni precedenti (Fausto Parente, Francesco Pilone, Stefano Maggiani e Rodolfo Cocozza). Con loro in squadra dovrebbero esserci anche: Giovanni Varra, Eugenio Astore, Michele Colitti, Nicola Cefaratti (quest’ultimo dato anche vicino alle posizioni di Nicola Cavaliere, quindi lasciamo il punto interrogativo), Mario Annuario e, forse, Mariolina Ciolfi. Altri nomi sono in forse e verranno presto aggiunti per una lista che senza riserve mira al primo posto almeno nella coalizione di centro destra.
Forza Italia riproporrà certamente Mimmo Esposito (che è stato anche in predicato per l’incarico di candidato a sindaco), poi probabilmente sarà in lista Giuseppe Gianfagna, mentre quasi certamente nella coalizione e presumibilmente vicini al partito sarebbero anche Marcella Tamburrello e Luigi Albiniano.
Noi Moderati starebbe approntando una lista di una certa consistenza e ne farebbero parte probabilmente Francesco Sanginario, Pietro Montanaro e Gianluca Maroncelli.
Della Lega al momento si sa che, oltre alla riproposizione di Alberto Tramontano (anche lui nominato tra i candidati a sindaco) , potrebbe essere in lista Peppe Notartomaso.
Dei Popolari per l’Italia abbiamo già detto e sarebbe certa la presenza, oltre a Salvatore Colagiovanni (che era nel novero dei candidati a sindaco), di Alessandro Pascale e Nicola Di Sisto.
Seguiremo con attenzione gli ulteriori sviluppi.