di Stefano Manocchio
L’evento è stato certamente ben organizzato ma quello che ha prevalso sono stati i contenuti: l’inaugurazione della sede elettorale del candidato di Fratelli d’Italia al Comune di Campobasso, Francesco Pilone, in una sala certo non piccola, ha registrato un’abbondante presenza di pubblico. Sul tavolo dei relatori il segretario regionale del partito, Filoteo Di Sandro e il Presidente del Consiglio Regionale del Molise, Quintino Pallante e, con loro, il candidato sindaco per il centro destra, Aldo De Benedittis, la candidata al Comune, in abbinata proprio con Pilone, Assunta Luisi e la candidata alle europee 2024 nel collegio meridionale, sempre per Fratelli d’Italia, la molisana Mariangela Di Biase.
Il segretario Di Sandro ha ricordato come Pilone sia stato per diversi giorni in predicato a diventare tra i ‘papabili’ candidati alla carica di sindaco per il centro destra e che adesso potrebbe diventare un esponente della maggioranza consiliare in caso di vittoria di De Benedittis; ha inoltre ricordato le piccole polemiche sui ‘ritardi’ nella scelta del candidato sindaco: “Ma noi abbiamo preso più tempo per arrivare ad una soluzione unitaria, mentre gli altri, che hanno accelerato i tempi non possono dire altrettanto”, ha tenuto a precisare l’esponente di Fratelli d’Italia.
Il presidente Pallante ha rivendicato la centralità del ruolo di Campobasso come capoluogo di regione ed ha invitato i presenti a non crogiolarsi nella convinzione della vittoria, ma al contrario di impegnarsi chiedendo i voti persona per persona, perché questo è il sistema per arrivare alla vittoria finale. Complimentandosi con l’avvocato Mariangela di Biase per la designazione ad esponente del partito candidata alle europee, Pallante ha ricordato come Giorgia Meloni abbia deciso di scendere in campo anche per le europee e come non abbia avuto certo bisogno del voto di genere per affermarsi leader nazionale del partito, battendo gli uomini; si è detto sicuro che anche la Di Biase non abbia avuto finora bisogno di corsie preferenziali per vedere riconosciute le sue qualità anche in ambito politico.
Assunta Luisi, che è appunto in ticket elettorale con Pilone, ha ricordato di essere imprenditrice, ma anche mamma e di voler dare un futuro ai suoi figli a Campobasso, elencando brevemente i punti salienti della sua azione politica per il capoluogo di regione.
Mariangela Di Biase ha ringraziato i presenti per l’attenzione mostrata nell’ascolto e ha detto di sentire forte la vicinanza del partito in questo suo inizio di campagna elettorale e di essere onorata di avere avuto un riconoscimento nazionale, come è da considerare la scelta del partito di candidarla per le europee.
Aldo De Benedittis ha ribadito i punti salienti del programma elettorale ed ha ringraziato Pilone per avergli consegnato un vademecum di alcuni punti importanti per il recupero e la rinascita del capoluogo regionale; documento che ha letto con attenzione, trovando anche diversi punti di riflessione. Il candidato sindaco del centro destra ha ribadito la voglia di fare politica tra la gente, dando ascolto al centro ed alla periferia, che hanno problematiche e priorità diverse: la sicurezza nel centro e soprattutto nel centro storico e il superamento di alcune situazioni di piccolo degrado nella periferia, dove si dovrà intervenire, ad esempio, potenziando l’illuminazione pubblica ed asfaltando alcune strade carenti, se non prive di manutenzione.
Francesco Pilone ha ribadito alcuni concetti del suo programma elettorale, soprattutto in tema di viabilità, con un Piano Regolatore della Mobilità Urbana, ma anche cultura e turismo, aspetti fondamentali per lo sviluppo del capoluogo di regione. Campobasso deve in sostanza guardare al futuro senza rinnegare, anzi salvaguardando le tradizioni e soprattutto le peculiarità del tessuto economico, anche attraverso sinergie importanti, come ad esempio con l’Università del Molise. Ha ringraziato varie persone presenti in sala e alla fine ha lanciato un appello a De Benedittis affinché lo stesso, una volta eletto sindaco, si impegni per istituire una sorta di ‘assessorato alla famiglia’. Infine quella che potrebbe sembrare una provocazione, ma che sottintende un valore importante: cancellare la brutta usanza di tenere le sedute di Consiglio comunale da remoto ed ‘imporre’ il ritorno alle sedute in aula “perché l’impegno civile esige presenza”, ha chiosato il candidato consigliere comunale.
De Bendittis è sembrato anche scaramanticamente d’accordo, leggendo le due proposte anche come auspicio per la vittoria finale e facendo all’uopo gli scongiuri, sperando di vederla realizzata.