Campobasso, elezioni/ L’ex-premier Conte: “Orario di lavoro a 32 ore, a parità di salario”

La scadenza elettorale per la amministrative anche in Molise è vicina e le visite dei leader nazionali si susseguono oramai a ritmo serrato. Ieri a Campobasso è arrivato l’ex-Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, per dar manforte alla candidatura a sindaco di Campobasso per Marialuisa Forte; una visita lampo con un ritardo ‘politico’ rispetto all’orario preannunciato, ma un fiume di parole e concetti, espressi in rapida successione ma in maniera chiara e sintetica.

Il leader del Movimento Cinque Stelle ha parlato di sanità e dei punti fondamentali del programma elettorale del partito e non si è nascosto dietro un dito, ma ha attaccato gli avversari politici ( “Gorgia Meloni è andata al governo con le promesse elettorali di quando era all’opposizione e ora, tradendo queste promesse, fa un danno alla politica in generale, perché la gente inizia ad avere sfiducia nella politica; io nella scorsa legislatura ho realizzato l’80 per cento degli impegni elettorali e non succedeva dal dopoguerra).

Tra le proposte ribadite ieri, quella di ridurre l’orario di lavoro a 32 ore settimanali ma a parità di salario, ma anche quella, uno dei suoi cavalli di battaglia, di tutelare i cittadini contro le banche e i poteri forti.

Da sempre Conte ha un occhio di riguardo verso i Comuni, definiti “prima sentinella” su quello che accade nel Paese. Poi sul reddito di cittadinanza l’attacco frontale al Governo centrale “Che ha fatto cassa sui poveri, per 1 miliardo e 700mila euro; ma ci sono 5.700.000 poveri, che per il Governo sono invisibili, ma i sindaci li conoscono bene”. Ma non hanno fondi per tutelarli; perciò secondo Conte, il reddito di cittadinanza è ancora importante ed attuale.

E ancora: “sono stati tagliati sei miliardi di progetti PNNR a favore dei Comuni e per lo sviluppo sociale e vanno ripristinati e rifinanziati”.

(Ste.Man.)

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