Con un certo anticipo rispetto al passato i partiti si stanno già muovendo sul territorio in vista delle prossime elezioni amministrative, con riferimento soprattutto alla città di Campobasso; il centro sinistra dovrà attendere le primarie del PD e, quindi, in un certo senso è assente giustificato. Per quanto riguarda l’individuazione della candidatura a sindaco del capoluogo di regione, il tavolo moderato si è già riunito ed ha dettato le prime condizioni, il presidente della Giunta regionale sembrerebbe aver recepito un messaggio che porta verso il riconoscimento dell’azione politica e della fedeltà, anche ‘storica’, alla coalizione, ma non si escludono propensioni verso la ‘società civile’ e a tal uopo sono stati fatti i nomi di Corrado Di Niro e Rossella Gianfagna. Il primo appuntamento a venire è l’incontro pubblico ‘Scriviamo insieme il futuro della nostra città’, organizzato da quattro simboli (Democrazia Popolare, Popolo della Famiglia, Officina Civica e Cristiani per l’Europa), che si terrà venerdì 1 marzo alle ore 18,30 presso il Gran Hotel Rinascimento a Campobasso; si tratta di un’aggregazione che, come si evince anche dalle denominazioni, affonda le radici nei movimenti cristiani e cattolici e quindi con una connotazione chiara sui temi morali. Lo slogan è esplicito: “da un’etica sociale condivisa ad una prospettiva di sviluppo per Campobasso”. Una mini-coalizione interna al centro destra, nelle cui fila figurano due tra i papabili candidati a sindaco, Francesco Pilone e Marialaura Cancellario. Mettere insieme quattro tra partiti e movimenti civici dalle nostre parti certo non è facile e lo sforzo sarà stato non indifferente; ci sono, quindi, chiari segnali di un seguito potenzialmente rilevante sull’iniziativa.
Il giorno seguente e nella medesima ‘location’ ci sarà la riunione di amici e simpatizzanti della Lega Molise, per l’incontro-dibattito pubblico per la definizione delle linee programmatiche della lista partitica. E’ innegabile che, soprattutto grazie all’abilità del leader Matteo Salvini, il partito del Carroccio sia in questo momento l’aspirazione di carriera di quelli che nel centro destra hanno ambizioni politiche. Tutti vogliono salire su quel carro e i dirigenti regionali dovranno faticare non poco per fare selezione; ne fanno parte Alessandro Pascale e Alberto Tramontano, che prima degli altri hanno effettuato il cambio di casacca politica, ma in tanti, segretamente o pubblicamente, hanno dichiarato la loro volontà d’appartenenza a quello che sembra essere il partito con le maggiori probabilità di crescita in assoluto sul territorio. Far parte degli lista dei ‘sindaci in pectore’ non sempre è un vantaggio, perché, come si dice, ‘in conclave si entra Papa e si esce cardinale’, ma indubbiamente qualcosa si muove nel polo moderato e nel centro destra in generale, anche se è certamente presto per fare l’identikit dell’aspirante allo scranno più prestigioso di Palazzo San Giorgio.
La situazione è in divenire e troverà le prime risultanze già dopo queste due riunioni pubbliche.
Stefano Manocchio