Campobasso/ Elezioni, il centro destra in ‘conclave’

di Stefano Manocchio

Iniziano ad entrare nel vivo le trattative per la scelta del candidato a sindaco in molte realtà del Molise, da Campobasso a Termoli, Campomarino, Riccia e in molti dei maggiori centri sul territorio regionale, per una tornata elettorale che, presumibilmente agli inizi del mese di giugno 2024, catalizzerà l’interesse dei media e della popolazione locale.

Mentre nel centro sinistra la ‘disputa’ è già in una fase avanzata, con posizioni delineate nel PD, in Costruire Democrazia e con una prevedibile scissione interna ai Cinque Stelle, anche se non si sa ancora di quali dimensioni, il centro destra appare questa volta in ritardo sulla tabella di marcia e solo adesso inizia a dialogare convintamente al suo interno sul da farsi.

Oggi ci dovrebbe essere una prima riunione interlocutoria dei partiti della coalizione ‘azzurra’ per iniziare a parlare del futuro politico di Campobasso, Termoli e, a cascata, degli altri Comuni. Si tratta innanzitutto di stabilire in quota a chi andrà il candidato Sindaco nel capoluogo di regione; come avviene sempre nelle trattative politiche, al primo appuntamento tutti richiedono lo scranno più ambito.

E’ sicuramente in pole position Fratelli d’Italia, che per numeri dovrebbe rivendicare la ‘nomination’ sui nomi già circolanti finora (su tutti, pare, Fausto Parente e subito dopo, Francesco Pilone e Stefano Maggiani) mentre presumibilmente Forza Italia presenterà la candidatura di Mimmo Esposito; è da mesi già in campagna elettorale Salvatore Colagiovanni, primo eletto per consensi a Palazzo San Giorgio e rappresentante dei Popolari per l’Italia, mentre la Lega potrebbe fare il nome di Alberto Tramontano.

Subito dopo (o, forse’ ancora prima) si dovrà parlare della città e del suo futuro; è innegabile di come sia in crisi, demografica, lavorativa ed economica, ma anche progettuale e questo non può non essere considerato. L’idea è che non sarà considerata valida una candidatura ‘a prescindere’ dall’analisi dei problemi urgenti, la cui soluzione deve essere considerata improcrastinabile. Serviranno programmi di rilancio economico, ma anche infrastrutturale e sociale. Cruciale, quindi, la scelta di un candidato sindaco conosciuto, credibile ed apprezzato in città.

A Termoli sembra tutto più semplice e pare che la scelta sia stata quasi totalmente delegata al presidente della Giunta regionale, Francecso Roberti, mentre per gli altri Comuni si dovranno considerare sia le scelte fatte per le realtà maggiori che la presenza attiva dei candidati sul territorio.

Seguiranno aggiornamenti.

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