di Stefano Manocchio
La cifra visiva è stata quella a cui il centro destra molisano ci ha abituati da tempo: grande partecipazione di pubblico, che ha riempito gli ampi locali di Via Mazzini a Campobasso e tutta la rappresentanza politica possibile, dai consiglieri regionali alla deputazione parlamentare, ai segretari dei vari partiti della coalizione, fino ai candidati nelle varie liste. Per l’inaugurazione della sede elettorale del candidato sindaco a Campobasso, Aldo De Benedittis , ieri pomeriggio erano presenti tutti, come già era accaduto per l’analoga riunione al Centrum Palace.
Per il resto i contenuti sono stati proprio quelli della serata in cui vennero presentati i candidati sindaci di Campobasso e Termoli: voglia di ‘ridare’ il capoluogo al centro destra (non a caso è stato ricordato, non senza commozione, l’ultimo sindaco di Campobasso di questa coalizione, il compianto Gino Di Bartolomeo), l’annuncio che le liste sono a buon punto e non ci sono problemi di adesione, ma su tutto è stato ribadito che le elezioni si vincono con la ricerca di ogni singolo voto possibile e con il porta a porta. Anche stavolta la coalizione ha rifiutato la tesi di eccessiva lentezza nella fase decisionale, optando per una tempistica dovuta alla necessità di arrivare al punto di equilibrio giusto ed al candidato ritenuto ideale per arrivare alla vittoria elettorale.
Gli interventi più accalorati sono stati quelli di Francesco Roberti e Vincenzo Niro, che in un certo senso hanno controbilanciato l’eloquio più ‘tranquillo’ , ma non meno determinato, del candidato sindaco. Il presidente della Giunta Regionale ha detto a De Benedittis: “Aldo, mettici il cuore e scendi tra la gente, ascolta le voci di tutti i cittadini”. Il pubblico ha gradito ed applaudito. Non è sfuggita la presenza, oltre agli esponenti dei sei partiti dell’aggregazione, dei responsabili locali di Azione di Carlo Calenda (Luigi Valente) e di Alternativa Popolare ( Roberto De Angelis). Nessuno in sala ha nascosto la volontà di completare il filotto di vittorie, iniziato lo scorso anno con le elezioni regionali e proseguito con le provinciali di Campobasso e Isernia: si mira a vincere, quindi sia a Campobasso che a Termoli.
Quante liste si stanno completando? In sala si bisbigliava anche sulla possibilità di presentazione di quella del sindaco, con il simbolo che rappresentò proprio il compianto Di Bartolomeo, di cui De Benedittis è stato amico, oltre che esponente di Giunta comunale.
In questo caso potrebbero essere addirittura sette: è questo il ‘quid’ in più, oltre alle motivazioni elettorali, ritenuto strategico dal centro destra molisano per tentare la vittoria nella ‘contesa’ campobassana.
TUTTE LE FOTO PRESENTI NELL’ARTICOLO SONO A CURA DI STEFANO MANOCCHIO