Campobasso/ Elezioni, D’Alessandro o Gravina? spaccature nei partiti per la decisione

La premessa è che, non essendoci stati apparentamenti al secondo turno, tutti sono autorizzati a correre a briglia sciolte: ma la decisione se appoggiare Maria Domenica D’Alessandro o Roberto Gravina a Campobasso sta generando spaccature e contrasti ovunque. Ci sono in alcuni casi ragionamenti di ‘opportunità politica’ (l’eventuale vittoria dei Cinque Stelle taglierebbe automaticamente fuori dall’ingresso in Consiglio comunale alcuni esponenti del centro sinistra che pure hanno ottenuto un successo personale notevole, oltre alla candidata a sindaco della lista civica, Paola Liberanome, con perdita di rappresentanza per la sua sigla politica ) e poi ci sono discorsi ideologici o di principio.
Non sfugge agli occhi degli esperti, ad esempio, che il neonato movimento politico-partitico ‘Io amo Campobasso’ abbia già registrato prese di posizione nette di suoi esponenti, contrari alla decisione di lasciare mani libere agli adepti nella scelta tra l’un candidato e l’altro. In particolare su Facebook sono apparsi post di disappunto, addirittura annunci di abbandono dell’impegno da parte di persone che da poco avevano deciso di esporsi politicamente.
Il PD ha preso analoga posizione rispetto alla sigla politica dal cuore colorato; anche in questo caso non sono mancati i segni di dissenso interno, tra accuse di ‘poltronismo’ e risentimenti personali. Unico nel partito a indire addirittura una conferenza stampa il presidente del Consiglio comunale, Michele Durante, che si è schierato apertamente con Roberto Gravina, proprio per smentire qualunque discorso legato al suo possibile ingresso in Consiglio comunale (che peraltro sarebbe stato tutt’altro che sicuro anche se avesse votato la D’Alessandro).
Un clima di tensione e prese di distanza che rende sicuramente indeciso l’esito finale del ballottaggio; e questa, a Campobasso, è già una notizia
Stefano Manocchio

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