di Stefano Manocchio
L’accordo era tra le indiscrezioni di questi ultimi giorni e stamattina finalmente è stato svelato: Pino Ruta e Massimo Romano hanno ufficializzato quello che non è un apparentamento ufficiale (perché questa procedura avrebbe in parte comportato un riequilibrio di pesi e misure elettorali), ma un accordo formale in vista del ballottaggio per il sindaco di Campobasso. L’aggregazione politica del Cantiere Civico, quindi, cercherà di riversare almeno parte dei propri consensi sul nominativo di Marialuisa Forte, che rappresenta il centro sinistra nella ‘disfida’ con il centro destra di Aldo De Benedittis.
Un accordo programmatico su alcuni punti ritenuti importanti per la firma del documento, soprattutto in tema di istruzione, ambiente, mobilità, situazione delle contrade, (oltre ad alcuni ‘casi’ da anni al centro della discussione e del contenzioso politico tra centro destra e centro sinistra, quali l’ex-Roxy, l’area del Romagnoli e la destinazione d’uso del Distretto Militare).
Ma non basta, perché l’accordo non poteva non prevedere anche la distribuzione della rappresentanza delle due aggregazioni (centro sinistra e civiche) nell’eventuale nuova maggioranza, nel caso in cui dovesse vincere le elezioni Marialuisa Forte; orbene va detto che, per ammissione dello stesso Pino Ruta, nel cosiddetto terzo polo non hanno scelto il criterio della forza elettorale in senso stretto dei candidati, ma piuttosto hanno deciso di premiare la militanza e la fedeltà al movimento civico. Così in Giunta sarebbero inseriti, per la loro rappresentanza, solo assessori esterni, secondo la configurazione attuale del Consiglio Comunale (che comunque non è stata ufficializzata); ma non figurerebbe neanche lo stesso Pino Ruta, che pure nel primo turno è stato l’elemento aggregante della coalizione come candidato alla carica di sindaco.
I nuovi eventuali assessori sarebbero Pietro Colucci, che si occuperebbe delle problematiche connesse alle contrade e all’urbanistica e lavori pubblici, oltre all’edilizia scolastica e che avrebbe anche il ruolo di vice sindaco, Vincenzo de Iasio per le problematiche connesse al sociale ed alla sanità, con riferimento anche al contrasto delle disuguaglianze e pari opportunità, mentre di cultura, con delega specifica al centro storico, ma anche di tradizioni, arti e mestieri si occuperebbe Giovannino Cornacchione. Altri ruoli per i consiglieri più votati invece; nel documento sarebbe stabilita anche una rappresentanza nelle commissioni consiliari per lo stesso Pino Ruta (in tema di cultura e borgo antico) oltre che per Angelo Marcheggiani (con competenza su sociale e sanità), Sabino Iafigliola (per tutto quello che riguarda statuto e regolamento comunale) e Stefano Lombardi ( che si occuperebbe di urbanistica e sport).
Una rappresentanza forte, ma anche numericamente consistente; fatto questo che porta a pensare che per creare un equilibrio tra i vari partiti, l’ipotetica amministrazione di centro sinistra sarà caratterizzata da un proliferare di incarichi delegati, essendo invece fissati parametri certi nell’attribuzione delle deleghe assessorili. Ma tant’è: la politica è bella, ma anche molto fondata sui numeri, necessariamente. Proprio quello delle deleghe è il nodo principale dell’intera questione, essendo anche l’argomento su cui gli avversari del centro destra stanno concentrando le critiche, parlando senza mezzi termini di scambio di poltrone tra centro sinistra e aggregazione civica.
Veniamo adesso alle motivazioni dell’accordo, attraverso le parole dello stesso Pino Ruta.
“E’ stata una decisione meditata e fatta nel rispetto dell’elettorato; abbiamo infatti deciso di non disperdere l’ampio consenso ricevuto – ha detto l’ex-candidato sindaco – e ci siamo riuniti per alcuni giorni prima di decidere; in maniera condivisa abbiamo optato per questa intesa programmatica. Non ci sarà l’apparentamento, ma l’accordo su alcuni punti da sviluppare nel programma della prossima legislatura. Abbiamo voluto rendere noto ciò nella logica della chiarezza e trasparenza e per questo motivo abbiamo resi pubblici sia i punti che dovranno far parte del programma, che gli esponenti della nostra coalizione che dovranno occuparsene. Io ho rifiutato qualsiasi poltrona e per questo voglio sgombrare il campo da qualsiasi equivoco”.
In queste elezioni Ruta è stato artefice di una lunga campagna elettorale, avendo ufficializzato prima degli altri contendenti la sua candidatura; ora si tratta di attendere e solo dopo il 24 giugno si saprà se tutte queste aspirazioni saranno soddisfatte o meno.