Campobasso/ Edilizia scolastica, le opposizioni al Comune chiedono la seduta monotematica

Ancora l’edilizia scolastica al centro del dibattito politico in Consiglio comunale a Campobasso; dopo il ‘caso’ della scuola-ponte a Selva Piana e le polemiche conseguenti l’ipotizzato trasferimento di alunni dalla ‘D’Ovidio’ verso la periferia, il discorso si allarga anche ad altre situazioni da chiarire. All’uopo i consiglieri di minoranza, su iniziativa del gruppo consiliare di Fratelli d’Italia hanno chiesto la convocazione di una seduta monotematica di Consiglio Comunale. Vista l’imminente apertura dell’anno scolastico 2024/2025, con le conseguenti problematiche inerenti all’edilizia scolastica cittadina, ma anche in considerazione di una riorganizzazione didattica complessiva, i consiglieri comunali di FdI Pilone, Annuario e Di Claudio chiedono adesso un confronto costruttivo serio fra i componenti di tutta l’assise civica

I consiglieri poi entrano nello specifico della richiesta.

Considerato che iniziano a moltiplicarsi le richieste dei dirigenti scolastici nei confronti del Comune in merito alla necessità di modifiche strutturali e logistiche da apportare ai propri Istituti di pertinenza per assicurare adeguata ospitalità ai discenti, ai docenti, al personale ATA e quindi alle famiglie interessate – ha sottolineato il capogruppo di FdI Francesco Pilone – è indispensabile comprendere come il Comune intenda muoversi anche in virtù dei fondi Miur/Inail recentemente persi per la ricostruzione della scuola di Via Crispi. Non solo– continua il capogruppo di FdI – va chiarita anche la posizione della maggioranza sul recente bando esplorativo emanato con D. D. n. 2703 del 17 luglio 2024 sul reperimento di strutture idonee per ospitare l’istituto comprensivo “D’Ovidio” nonostante l’assestamento di bilancio, approvato dall’intera maggioranza con Deliberazione di Consiglio Comunale n. 20 del 29 luglio 2024, che in maniera palese conferma, invece, la decisione di accendere un mutuo, con la Cassa Depositi e Prestiti, di €. 3.500.000,00 per il finanziamento dei lavori di costruzione della “Scuola Ponte” di Selva Piana dove dovrebbe essere destinata la Scuola D’Ovidio, prevista nel Piano annuale delle Opere pubbliche, di cui la progettazione definitiva ed esecutiva è in itinere. Non meno importante – conclude Pilone – è una giusta presa di posizione dell’intera assise civica anche in merito al recente dimensionamento scolastico che andrebbe a penalizzare alcuni istituti della città, come quello comprensivo “F. Jovine”, di estrema importanza per il tessuto cittadino”.

Dal canto suo Mario Annuario rincara la dose sul ruolo del Consiglio Comunale.

È fondamentale il fatto che il Consiglio venga messo al corrente in merito a quanto stia accadendo per un giusto coinvolgimento funzionale alla sua attività di pianificazione programmatica e finanziaria così come stabilito dalla legge e dallo Statuto comunale in materia di edilizia scolastica– sostiene Annuario. Crediamo fermamente che le scuole, oltre al prezioso ruolo didattico e formativo, debbano contribuire a creare quel tessuto culturale solido di vicinanza al territorio, al quartiere, al rione di appartenenza per creare rete di sviluppo sociale”.

Di sicurezza scolastica invece parla la consigliera Stefania Di Claudio, in particolare per sapere quanto fatto fino ad ora dall’assessorato alle opere pubbliche per fronteggiare una situazione che sta destando nell’opinione pubblica cittadina disagio e preoccupazione.

Nella piena consapevolezza che sia necessario un programma chiaro e dettagliato delle azioni e delle risorse economiche che si intendano mettere in campo – ribadisce la Di Claudio – è fondamentale dare garanzie agli alunni, al personale docente e al personale Ata, nella piena convinzione che la sicurezza degli edifici scolastici debba essere un tema prioritario nell’azione politico-amministrativa del Comune di Campobasso ed in particolare del settore opere pubbliche. Anche sulla scuola di “Mascione” attendiamo risposte, senza sottrarci a proposte funzionali a dare garanzie ai cittadini della zona”, conclude la Di Claudio.

(sm)

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