Campobasso/ Edilizia scolastica, la ‘D’Ovidio’ non è l’unico caso

L’approssimarsi del nuovo anno scolastico ripropone il tema della situazione dell’edilizia con riferimento a tanti plessi in Molise, soprattutto nel capoluogo di regione. Il ‘caso’ maggiormente dibattuto, dall’ultima campagna elettorale per le comunali in poi, è certamente quello della scuola-ponte a Selva Piana e le polemiche conseguenti, soprattutto in riferimento all’ipotizzato trasferimento di alunni dalla ‘D’Ovidio’ verso la periferia campobassana. Come noto, i consiglieri di minoranza a Palazzo San Giorgio, su iniziativa del gruppo consiliare di Fratelli d’Italia hanno chiesto la convocazione di una seduta monotematica di Consiglio Comunale.

 In particolare attivo sull’argomento è stato il capogruppo di FdI in Comune Francesco Pilone. Ricordiamo alcuni passaggi sulla sua posizione in merito. Lo stesso ha ricordato: “la decisione di accendere un mutuo, con la Cassa Depositi e Prestiti, di €. 3.500.000 per il finanziamento dei lavori di costruzione della “Scuola Ponte” di Selva Piana, dove dovrebbe essere destinata la Scuola D’Ovidio, prevista nel Piano annuale delle Opere pubbliche, di cui la progettazione definitiva ed esecutiva è in itinere”. Ciò mentre la stessa Amministrazione comunale ha bandito una gara per il reperimento di locali in zona centrale o semi centrale (e Selva Piana non è nessuna delle due) proprio per lo spostamento di detti alunni.

Ma non è la soluzione del rebus l’unico caso da trattare; anche se non è di competenza comunale, il piano per il dimensionamento scolastico prevederebbe la penalizzazione di alcuni istituti della città, come quello comprensivo “F. Jovine”. Ora certamente un piano di dimensionamento prima o poi prevede sacrifici di qualcuno, ma bisogna capire anche il ruolo che una scuola riveste su una fetta di territorio. La ‘Jovine’ certamente ‘copre’ un’area con popolazione scolastica ad alta urbanizzazione nella periferia di Campobasso e questo ruolo va tutelato e garantito mantenendo operativi ed efficienti tutti i servizi, anche di rappresentanza, ivi comprese le direzioni didattiche. Saranno questi due temi oggetto di ulteriore approfondimento. Resta poi da capire cosa sia successo per un altro istituto scolastico importante per la periferia campobassana. Lo ha ricordato nella stessa nota la consigliera di FdI al Comune, Stefania Di Claudio.

“Anche sulla scuola di “Mascione” attendiamo risposte, senza sottrarci a proposte funzionali a dare garanzie ai cittadini della zona”, ha precisato nel documento.

Quello della scuola a Mascione è un caso in parte avvolto nel mistero, visto che l’edificio, dopo annunci politici in pompa magna per il nuovo progetto anni addietro e la seguente notizia di un ridimensionamento dello stesso, pare sia fermo, come in un tempo sospeso nel campo dell’indefinibile. Cercheremo di saperne di più.

(Ste.Man.)

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