Il prossimo 31 marzo cesserà lo stato di emergenza dovuto alla Pandemia da Covid-19 e con esso ci si augura il “green-pass”, riaprendo la speranza di una possibile ri- partenza delle attività culturali e promozionali del nostro territorio, ma anche e soprattutto con la dovuta cautela si potrà tornare alla “normalità” della socialità.
Lo stato di emergenza, che è iniziato il 30 gennaio 2020, cioè in seguito alla segnalazione da parte della Cina (31 dicembre 2019) di un cluster di casi di polmonite a Wuhan, la cui causa è stata successivamente attribuita a un nuovo coronavirus Sars-CoV-2, ha portato, all’inizio del 2020, l’Organizzazione Mondiale della Sanità a dichiarare l’emergenza di sanità pubblica per l’epidemia che si era sviluppata in Cina, cosicché il Governo italiano proclamò, a sua volta, lo stato di emergenza con cui pose in atto le prime misure di contenimento del contagio.
Abbiamo visto cancellare dalla nostra quotidianità ogni pubblica iniziativa, ogni tradizione, evento o manifestazione ha ricevuto uno stop.
Siamo stati contingentati anche nei rapporti familiari, persino il trasporto sui nostri veicoli è stato regolamentato. Tutto era necessario per fronteggiare un nemico “invisibile” che ha sconvolto le nostre vite.
L’abolizione del Green pass è anch’essa tra le ipotesi sul tavolo del Consiglio dei ministri, che negli ultimi 2 anni ha più volte prorogato lo stato di emergenza; l’ultima volta col decreto-legge del 15 dicembre 2021, che prolungava le misure straordinarie fino al 31 marzo 2022.
La casualità vede la riapertura, la ripartenza al prossimo 1 aprile; l’augurio è che non sia il più grande “pesce d’aprile” della storia moderna.
Riaprire e ripartire sono due necessità per sopravvivere, in quanto l’economia generale è stata fortemente attentata da tante restrizioni, mettendo in ginocchio tante attività commerciali ed economiche.
Sin dall’inizio, paragonando l’emergenza pandemica ad una vera guerra, ci si è detti della necessità di attuare un “Piano Marshall”: ufficialmente chiamato piano per la ripresa europea (in lingua originale “European Recovery Program”), che fu uno dei piani politico-economici statunitensi per la ricostruzione dell’Europa dopo la seconda guerra mondiale.
Così è arrivato il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), tanto declamato, un’occasione imperdibile per l’Italia, pertanto per il Molise, e decisamente anche per Campobasso; tante sono le novità previste nel piano, il programma di investimenti per accedere alle risorse europee del next Generation EU.
Il Comune di Campobasso sta partecipando a diversi Bandi e Avvisi pubblici in vari settori, come è doveroso che sia, a tal proposito il Capogruppo di “Forza Italia” in Consiglio Comunale a Campobasso – Domenico Esposito – “Ritengo che questa sia una enorme occasione per la nostra Campobasso, un’occasione unica e straordinaria, che bisogna saper cogliere.
Ma al tempo stesso ritengo che l’Amministrazione locale debba partecipare alla Cittadinanza le azioni che sta mettendo in campo, quelle azioni che ridisegneranno il futuro non solo nostro, ma ancor più dei nostri figli” – continua ESPOSITO “…ecco perché ho ritenuto come primo firmatario, ma unitamente ai colleghi di opposizione di dover richiedere un Consiglio comunale Monotematico per partecipare a tutti gli stakeholder locali, alle varie Organizzazioni di Categorie, alle Associazioni, ma in buona sostanza ai Cittadini Tutti, questa nuova visione della Città”.
Questo lo scopo del Consiglio monotematico aperto, che ha l’intenzione di registrare ogni sollecitazione possibile ascoltando la base; ecco perché nella richiesta del monotematico viene evidenziata la necessità di valorizzare l’opinione del Popolo, coinvolgendoLo fattivamente nelle scelte che si compiranno con spirito collaborativo, partecipativo e trasparente.
Sarà l’occasione anche per capire quali sono le intenzioni della maggioranza cittadina riguardo le manifestazioni, riti ed iniziative di maggiore interesse per la Città, come la “Processione del Venerdì Santo”, la “Sfilata dei Misteri”, ma ancor più in generale il Cartellone dell’Estate 2022. Senza dimenticare le ricadute negative della guerra in Ucraina sull’economia generale, e la necessità di attivare la dovuta solidarietà agli sfollati ucraini che verranno nella nostra Città.
Esposito conclude: “Sono solo rammaricato che alla richiesta di convocare la seduta nel giorno del 4 aprile p.v., avanzata da “Forza Italia” e condivisa da Tutti i Gruppi di Opposizione, quindi fuori dalle ristrettezze dell’emergenza sanitaria, è stata rifiutata dalla Maggioranza Grillina, che addirittura vuole che le Organizzazioni, Comitati e Associazioni (e/o Centri d’interesse) riconosciuti si iscrivano entro 24 ore prima della seduta consiliare…a detta dell’Assessore alla cultura Felice, per consentire alla Giunta di preparassi con le risposte…TUTTO CIO’ E’ ANACRONISTICO, specie per un Movimento politico che ha fatto della partecipazione, trasparenza e del coinvolgimento delle piazze la propria bandiera. Bandiera oramai data “alle fiamme!”.