La voce si è materializzata subito dopo la manovra ‘anti salto della quaglia’ che ha portato all’azzeramento dell’esecutivo di Palazzo San Giorgio.Il discorso politico di premessa è semplice: non permettere a chi di fatto ha già deciso di correre alle prossime comunali con il centro destra di farsi la campagna elettorale da assessore, quindi con potere decisionale in mano. E’ stata una mossa che ha preso atto di quanto avvenuto alle regionali, dove il passaggio ‘della quaglia’ è avvenuto addirittura in prossimità della presentazione delle liste e i nuovi potenti altro non sono che i potenti che prima erano nel centro sinistra; un cambio di colore della maglietta da gioco e di nuovo in pista da vincitori. Limitato a ciò il discorso sarebbe politicamente banale; la chiave di lettura è più complessa. Ecco allora agitarsi lo ‘spettro’ di Roberto Ruta, che il ruolo di cardinale Richelieu lo ha sempre recitato, anche se sommessamente. L’avvocato campobassano ha anticipato tutti, facendo intendere di essersi pensionato (politicamente) per poi tessere la trama che ha portato al colpo a sorpresa. Chi conosce la sua storia non si meraviglia affatto: iniziò da giovane, rimanendo in sella da presidente del Consiglio regionale dopo il ribaltone voluto da Michele Iorio, senza cambiare colore politico con una maggioranza che di colpo era diventata di parte avversa, per poi continuare con una serie di mosse da giocatore di scacchi. Ruta nella sua carriera politica era già uscito di scena una volta, riuscendo nella difficile impresa di rientrare in campo dalla porta principale; quasi tutto gli è andato bene, tranne l’ultima spettacolare trovata dei 1300 delegati con il cartellino rosso di voto alla palestra dello Sturzo, che non gli è valsa però la candidatura regionale,dopo aver perso anche quella alle politiche.
Ruta, quindi il gran burattinaio, ma non solo come sponsor del sindaco Battista, ma anche per cercare di non rimanere definitivamente fuori dai giochi del PD e quindi del centro sinistra, oramai in mano al binomio Facciolla-Fanelli ed ai loro adepti. Qualcosa si muove all’interno del partito decaduto: prima la sponsorizzazione politica di Zingaretti in favore di Durante per le primarie (che ha fatto storcere il naso ai ‘puristi della razza rossa’, visto che il consigliere provinciale non ha il pedigree piddino), peraltro sostenuta dallo stesso sindaco Battista, ora la manovra di riposizionamento dell’ex-senatore per il tramite del sindaco con la mossa a sorpresa dell’azzeramento della Giunta a Palazzo S.Giorgio.
Sono i famosi ‘segnali’ che stanno a significare che, tra una noiosa riunione politica e una copiosa nevicata, qualcosa si muove anche in questa statica città
Stefano Manocchio