di Massimo Dalla Torre
L’allarme lo avevamo lanciato attraverso articoli e servizi televisivi, con i quali, evidenziammo che Campobasso non e’ più la città giardino di un tempo, quando era considerata un osasi felice dove poter passeggiare e respirare aria pura e non inquinata come accade ora. Invece no perché, l’allarme non e’ stato recepito da chi di dovere, tant’e’ che molti continuano ad abbandonare rifiuti ingombranti e pericolosi nei pressi dei cassonetti dell’immondizia.
Una pratica diffusa in diverse zone della città, soprattutto lungo le strade di periferia diventate un’immensa discarica a cielo aperto e facile preda di chi crede di poter depositare senza alcun ritegno materiale finanche maleodorante. L’ultimo episodio portato alla nostra attenzione riguarda materiali ingombranti lasciati a pochi passi dai contenitori per la raccolta differenziata, anche se questi sono stracolmi e poco utilizzabili; evidentemente per le distonie del sistema il servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani è andato in tilt. Raccolta che, nonostante le rassicurazioni fatte dai vertici di palazzo di città ancora non trova la cosiddetta quadra del cerchio.
Situazione aggravata dal fatto che questi materiali dovrebbero essere smaltiti all’isola ecologica di via santa Maria de Foras e non lungo le strade cittadine. Come non bastasse ad aggravare la situazione che ha dell’assurdo anche la presenza di residui organici di chi pensa bene di fare “i cosiddetti comodi propri” lasciandoli tra l’altro in balia degli animali randagi che spesso vagano liberamente lungo le strade cittadine. Animali pronti ad aggredire chi si concede una sana passeggiata ostacolata da deiezioni canine che costringono a veri e propri slalom per non sporcarsi le scarpe.
Rifiuti che indicano come la pratica di deposito incontrollato, purtroppo, resta un’abitudine, anzi una consuetudine che ha quale parola principe “inciviltà” che, a quanto pare, e’ fatta propria, da chi non ha l’abitudine di usare i contenitori per l’immondizia, perché si stanca a sollevare i coperchi e preferisce lasciare ciò che ritiene inutile all’aria aperta senza considerare che quest’ultima pratica e’ indice di poca cura per l’ambiente che, invece, dovrebbe essere salvaguardato e non abbandonato a se stesso.