Oggi, a Campobasso, si discute il Bilancio consuntivo comunale anno 2021. Voteremo NO convintamente ad un documento senza anima, sterile, piatto.
Il Covid 19 ha davvero rallentato e stoppato alcuni settori amministrativi, ma, ormai, non può essere più una scusa.
Non può esserlo, ad esempio, per l’assessore ai LLPP. Non condividere le scelte su illuminazione e marciapiedi, non risolvere i problemi della Scuola Mascione, non affrontare la questione dei lavori (barzelletta che non fa ridere) di Corso Bucci sono esempi indicativi della inadeguatezza amministrativa.
Per quanto riguarda l’offerta culturale e il turismo, possiamo parafrasare D’Azeglio sostenendo che “fatti i turisti, Campobasso deve elaborare l’offerta turistica”. Infatti, non si va oltre il Summer Festival. Si ha l’impressione che manchi coraggio nello scegliere e che, soprattutto, la maggioranza sia bloccata da condizionamenti e resistenze poco lungimiranti (CB underground un esempio). Sarà questo il primo Corpus Domini della “gestione Gravina”: non ci si aspettano i grandi cambiamenti promessi.
Così, mentre i nostri anziani soffrono una condizione difficile post pandemia (sia psicologia che pratica), c’è poco sul tema delle politiche sociali. Sull’ambiente, invece, dopo le promesse di completare la raccolta differenziata nel 2020 e nel 2021, possiamo affermare che questa volta Cretella non scherza: si farà, anche grazie ai fondi del PNNR.
Da “amministrare per cambiare” siamo al “tirare a campare”, il tutto condito da una insicurezza della classe dirigente che traspare e che fa danno a Campobasso.
Solo i conti tornano.
Giose Trivisonno, Bibiana Chierchia, Alessandra Salvatore, Antonio Battista