Campobasso: ancora una violenza all’ambiente

Non chiamateci i soli impiccioni che fanno le cosiddette pulci su questioni che riguardano la città: siamo cronisti e abbiamo un piccolissimo difetto, ci piace curiosare e capire il perché accadono le cose. Con quest’ apertura che sicuramente sarà giudicata ermetica, vogliamo porre ancora una volta l’accento su come Campobasso è preda e ostaggio di chi la considera la pattumiera di casa propria. Questa mattina recandomi a lavoro la mia attenzione è stata attratta da alcuni frigoriferi e televisori sventrati abbandonati anche se vicino a un cassonetto delle immondizie che, a quanto c’è dato sapere non è assolutamente idoneo a raccogliere elettrodomestici giudicati dannosi per l’ambiente specialmente se non più in uso. Materiali che invece dovrebbero essere “depositati” all’isola ecologica, che fortunatamente è efficiente e funzionante a tutti gli effetti. Materiali pericolosi che richiedono  uno smaltimento adeguato e non abbandonati nottetempo forse favoriti dall’oscurità e soprattutto dal menefreghismo della gente sempre più disinteressata a quello che li circonda. Materiali che la dicono lunga di come ancora una volta l’ex città giardino è sempre più invasa da ciarpame e immondizie che non depongono assolutamente a favore di chi violenta volutamente l’habitat dove agisce e vive; ecco il perché di questo campanello di allarme, con la speranza di risvegliare, qualora quelli che sono preposti all’abbisogna siano svegli. Un campanello che suoniamo con insistenza e senza alcun doppio scopo, giacché qualcuno ha detto che siamo molto più pericolosi di prima. Un allarme che ci permettiamo di lanciare perché non è assolutamente concepibile che Campobasso si sia trasformata in una discarica a cielo aperto. Un luogo dove agire indisturbati. Un luogo preso in ostaggio da dissennati che credono di poter fare quello che vogliono tanto nessuno li ostacola. Non giudicateci dissacratori che puntano il dito accusatorio nei confronti di chi siede nei palazzi del potere che, al posto di pontificare e litigare su “cose di poco conto” dovrebbe guardare cosa accade attorno, specialmente quando si tratta di ambiente. Parola che allo stato dei fatti, è violentata quotidianamente senza che nessuno agisca. Parola del tutto sconosciuta oggi che nelle case sono presenti e usate apparecchiature tecnologicamente avanzate ma che una volta inutilizzate perché non funzionanti, sono abbandonate senza alcun timore di essere sanzionati. Sanzionati, multati, puniti, tre verbi e potremmo citarne altri che si dovrebbero applicare non solo sulla carta ma materialmente. Tre verbi che fanno capire che con l’ambiente non si scherza perché essere civili, i fatti in questione non sono assolutamente confortanti, significa innanzitutto rispettare quello che è un bene di tutti; peccato però che a Campobasso tutto questo è utopia, sogno, illusione.   (Massimo Dalla Torre)

(Foto di repertorio)

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