“ Noi della UIL, nel giorno in cui si celebra la festa dei nonni, siamo impegnati e ci battiamo per garantire alle persone anziane condizioni di benessere, proprio perché la festa non abbia una valenza solo retorica e sentimentale. Ma vogliamo anche rilanciare il “patto intergenerazionale” che eviti lo scontro tra nonni-nipoti in una fase di “contrazione dei diritti” mettendo al primo posto il diritto al lavoro dei giovani e, parallelamente, il diritto ad una pensione giusta.”
Questa le chiare intenzioni del Sindacato nelle parole di Tecla Boccardo. La Segretaria generale della UIL osserva: “Nel nostro Molise, da cui i giovani scappano per mettere a frutto altrove il loro titolo di studio e la loro voglia di intraprendere o di trovare un lavoro, in cui sempre troppi cittadini di età intermedia sono disoccupati o lavorano in nero, sono sfruttati, svolgono attività insicure, la riscossa può partire proprio dagli anziani, dai pensionati, dai nonni nelle nostre famiglie. Tutta gente che ha passato momenti bui, ha sopportato disagi e si sa accontentare di poco, ma che sa essere protagonista di un Molise che non si arrende. Auguri a tutti loro, auguri per tutti noi molisani.”
Una generazione, quella dei nonni, che secondo la UIL Pensionati ha tanti meriti, non solo per quanto ha fatto nel passato, ma per quanto fa quotidianamente. Alcuni dati: tra la popolazione più anziana, 5 milioni di cittadini si prendono cura di loro coetanei non autosufficienti, 7 milioni contribuiscono economicamente alle spese della famiglia dei figli o per i nipoti, in quasi 4 milioni svolgono attività di volontariato.
“Se almeno i numeri hanno un senso, un pezzo consistente di welfare italiano sta sulle spalle dei pensionati e dei nonni di ogni famiglia. Tra costoro, però, tende ad aumentare il rischio di cadere in povertà, basti pensare all’escalation del ricorso alla ‘nuda proprietà’ e ai troppi che, di fronte al costo della sanità, rinunciano a curarsi.”
“Chiediamo, dunque, con la massima urgenza la riorganizzazione del sistema di assistenza e dei servizi, del long term care e delle politiche di sostegno alla domiciliarità e residenzialità. Pretendiamo, inoltre, il potenziamento dello sviluppo di tecnologie e il rilancio delle politiche per la longevità attiva fondate sulla valorizzazione dell’autonomia e che prevedano percorsi di partecipazione sociale, educazione e prevenzione.”
Secondo il Sindacato di Via Crispi: “Occorre riformare e rilanciare il Welfare perché non basta il Reddito Minimo di Reinserimento e nemmeno la politica assistenziale che oggi il Governo annuncia. Le principali rivendicazioni sindacali: una legge per la rivalutazione delle pensioni in essere per frenare una discesa verso la povertà; una sostanziale riduzione delle tasse sulle pensioni, ben altro del condono fiscale che premia i disonesti come si vorrebbe fare; una legge quadro nazionale per la non autosufficienza adeguatamente finanziata, visto che la crisi sta sempre di più mettendo in difficoltà le famiglie che hanno in casa una persona con questi problemi; l’adeguamento dei servizi di assistenza sanitaria riducendo il peso dei ticket.”
“Su questi obiettivi si sviluppa l’azione del Sindacato UIL, nelle cui fila molti anziani e pensionati si ritrovano, con il consueto entusiasmo, con la voglia di protagonismo, con la determinazione per tracciare un futuro di sviluppo, progresso, serenità per tutti.”