Anche quest’anno le Biblioteche italiane scendono orgogliosamente in piazza con la seconda edizione della Giornata nazionale delle biblioteche e con il BiblioPride 2013, che in tutta Italia, sabato 5 ottobre, punta a rilanciare l’attenzione su un settore e un servizio pubblico ancora vitale e amato dalla popolazione. Cuore dell’evento, ideato dall’Aib-Associazione Italiana Biblioteche, è Firenze. Purtroppo, non sempre basta la voglia e l’orgoglio per migliorare le condizioni operative di un servizio quando, a livello nazionale, in meno di dieci anni, è stato registrato un meno 60% di investimenti e organici ridotti all’osso per tutto il comparto bibliotecario pubblico.
A fotografare la drammaticità della situazione sono i numeri diffusi dall’Aib: investimenti delle Regioni calati del 33% negli ultimi due anni, passando dai 66 milioni del 2010 ai 44 del 2012 (dati che, per altro, includono investimenti sia per i musei che per le biblioteche). Eppure, nonostante la poca attenzione delle istituzioni, le biblioteche continuano ad offrire gratuitamente, a migliaia di cittadini, un accesso all’informazione e alla cultura attraverso una serie di attività quotidiane che passano in sordina, sorpassate da grandi eventi di fondazioni private o grandi sprechi finanziati dai fondi europei: per sostenere le biblioteche basterebbe poco, basterebbe valutarne l’impatto sociale e culturale sul territorio in modo obiettivo.
Anche nella nostra regione le biblioteche non se la passano bene. Tagli e prospettive poco rosee coinvolgono un po’ tutti gli istituti bibliotecari locali, a cominciare dalle due biblioteche cittadine di Campobasso, la Biblioteca provinciale “P. Albino”, con oltre centocinquant’anni di storia, e la BiblioMediaTeca comunale, che pur continuando a far registrare dati d’affluenza giornaliera notevoli, sono costrette a fare i conti con stanziamenti sempre più ridotti.
Perché non si verifichi anche per le nostre biblioteche cittadine quello che si è appena verificato per l’importantissima Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti d’America, che da un giorno all’altro ha dovuto chiudere i battenti, anche online, e fermare tutte le proprie attività, è importante che l’onda lunga dell’amore, della passione, dell’orgoglio che possiamo vantare nel possedere una rete bibliotecaria così radicata sul territorio, si espanda andando ben oltre questa singola data del 5 ottobre.