La mancanza del numero legale nella seduta del Consiglio Comunale del 20 maggio mi obbliga ad alcune e brevissime riflessioni. La mancanza del numero dei Consiglieri utile ad aprire la seduta del Consiglio non è un fatto nuovo e non sarà certamente l’ultima volta che accade. Una circostanza non simpatica ma contemplata. Che pur non avendo, come non ha, un significato politico, non deve verificarsi nei momenti importanti come quelli dell’approvazione del Bilancio consuntivo. La responsabilità di costituire il numero legale è della maggioranza, perché è la maggioranza che ha la responsabilità del governo della città. Ma il sovrapporsi di diversi impegni, imprevisti, dei consiglieri, ha generato una situazione che potrebbe essere letta in termini negativi e che ritengo di chiarire.
Il bilancio consuntivo, che è un documento di grande rilevanza, adottato già dalla Giunta tornerà in aula per l’approvazione definitiva lunedì dopo l’analisi e il confronto con le minoranze in assise. Costituirà il momento, dopo la discussione sulle azioni realizzate dall’amministrazione dei mesi passati, anche l’occasione per “registrare” iniziative per la redazione del bilancio di previsione.
Non è certamente l’assenza di un Consigliere che mette in discussione l’unità critica del centrosinistra alla città di Campobasso. Senza per questo tuttavia sottostimare le passioni di chi chiede una maggiore incisività politica che stiamo realizzando, però, giorno per giorno, man mano che forniamo maggiore credibilità e organizzazione della struttura amministrativa dell’Ente.
È con fatti concreti che abbiamo di fatto rilanciato l’immagine anche istituzionale di Campobasso. La programmazione finanziaria in atto con la Regione Molise, la riprogrammazione di misure di finanziamento, la vivacità che caratterizza la città, il rilancio culturale e sociale sono tangibilmente passi importanti e soprattutto fondamentali per il futuro. I successi duraturi si costruiscono su basi solide, e con fatica e costanza.
Un ultimo passaggio lo dedico alla mancanza in organico del Comandante della Polizia Municipale, prima di tutto per rassicurare sulla compatibilità che un unico dirigente possa assumere la responsabilità della Polizia Municipale e del settore commercio. È una circostanza frequente in tantissime altre città e che dal mio punto di vista ritengo addirittura logico. Diversa, ovviamente, è l’attuale condizione provvisoria di assenza del Dirigente con le funzioni svolte dal Dott. De Marco, legittima, ma che deve trovare soluzione. La circostanza sarà risolta al termine dell’iter relativo all’avviso pubblico per il Comandante della Polizia Municipale. Il primo bando è andato deserto, ne abbiamo riproposto un altro, che è stato già pubblicato. Ora si dovranno solo aspettare i tempi previsti dal bando pubblico e la Polizia Locale di Campobasso riavrà il “suo” Comandante”.
Antonio Battista Sindaco di Campobasso
Battista replica alle accuse dell’opposizione: il bilancio verrà approvato
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