Continua la militarizzazione del comune di Campobasso e degli enti collegati da parte delle truppe del PD e del sindaco? Battista, il tutto anche grazie alla complice compiacenza di partiti accondiscendenti, liste ormai fantasma e consiglieri in stato catatonico. Con lo slogan “ti restituisco la città” il candidato Battista (eletto sindaco per una decina di voti e con una débâcle personale di circa duemila voti in meno rispetto alle liste che lo sostenevano) sta mantenendo l’impegno e sta restituendo effettivamente la città ma al PD, di cui è stato segretario organizzativo.
Un PD che sta occupando di tutto e di più: sindaco, quattro assessori tra cui il vice sindaco, quattro consiglieri subentrati, sette presidenti di commissione, tre consiglieri delegati, presidente e consigliere della Azienda Servizi alla Persona don Carlo Pistilli, direttore generale, nucleo di valutazione e prossimamente consiglieri e revisori della partecipata SEA, e a stretto giro Provincia, Egam, Senato, etc…
Il tutto senza dimenticare la gestione spicciola del potere, della discrezionalità (100mila euro per il “tesoro” di Montecassino, 100mila euro per il Natale bis 2014 solo per citare gli ultimi casi) della clientela, degli incarichi, delle consulenze e dei lavori, forniture e servizi dati senza la relativa regolamentazione.
Una occupazione sistematica di ogni poltrona, sedia e sgabello che dimostra che più che “al bene comune” il novello Re Sole e la sua corte stanno pensando esclusivamente “al bene che il comune può dare loro” incuranti persino della sorte che li attende, un po’ come la rana di Esopo.
Consigliere Michele Ambrosio
Battista e il PD come la rana di Esopo!
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