Da anni la crisi economica, con la chiusura di attività e la scomparsa di posti di lavoro, miete incolpevoli vittime di un sistema che non funziona. Licenziamenti, cassa integrazione a zero ore e disoccupazione hanno messo in ginocchio migliaia di famiglie che non riuscendo più a pagare l’affitto, o le rate del mutuo, si trovano sbattute in mezzo alla strada . Nell’ultimo biennio abbiamo registrato in Molise (dati del Ministero degli Interni) un incremento del dell’86,1% di procedure di sfratti.
Bisogna necessariamente agire urgentemente ! I fondi messi in campo dalla Regione Molise per affrontare, in parte, la difficile situazione (Deliberazioni di G.R.n.541 del 20 ottobre 2014 e n.638 del 25 novembre 2014) non sono stati neanche tutti utilizzati, a causa di criteri ultraselettivi per l’accesso al bando da parte degli inquilini morosi.
Contestualmente, però, la Regione Molise ha legiferato per la svendita del patrimonio pubblico ai privati, scaricando cosi il peso della crisi e del debito sulle famiglie più povere.
Inoltre, il Piano Casa di Renzi e Lupi da un anno a questa parte non ha provocato altro che danni: sponsorizzata e difesa dal presidente Frattura come soluzione all’emergenza abitativa dilagante, in realtà la legge mette all’asta 800 mila case popolari, nega residenze e utenze agli occupanti per necessità e sottrae risorse pubbliche inizialmente destinate alla casa per regalarle ad EXPO e quindi alla mafia che si è gestita gli appalti.
È chiaro che di fronte a dati simili e all’assenza di politiche sociali degne di questo nome, diviene sempre più necessaria la capacità di autorganizzazione, la diffusione delle pratiche di riappropriazione e la determinazione nella resistenza.
L’unico Piano Casa credibile parte da una moratoria immediata sugli sfratti per morosità incolpevole, il cui numero altrimenti è destinato a crescere ulteriormente nei prossimi anni.
Il blocco temporaneo di tutti gli sfratti è necessario per salvare nell’immediato centinaia di famiglie dalla strada. Va inoltre ritirato il Piano Casa e messo in atto un piano di implementazione degli alloggi residenziali pubblici, ad ora totalmente insufficienti per soddisfare i bisogni delle famiglie, anche attraverso i metodi sperimentali della requisizione dell’invenduto e dell’autorecupero, evitando cosi ulteriore speculazione e cementificazione del territorio.
Chiediamo la riapertura del bando per l’accesso al fondo per la morosità incolpevole, con criteri per l’accesso dettati dalle reali condizioni finanziarie e sociali degli inquilini.
PRESIDIO Lunedi 29 Giugno 2015 ore 17 in Piazza Prefettura a Campobasso
As.I.A (Associazione Inquilini e Abitanti) / Unione Sindacale di Base