I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Campobasso hanno tratto in arrestato un bracciante agricolo residente a Baranello per il reato di produzione, coltivazione e detenzione di droga ai fini dello spaccio.
L’arrestato, su un terreno di sua proprietà aveva creato un vero e proprio indotto per la coltivazione di sostanza stupefacente del tipo Marijuana con tanto di strumentazione sia per la crescita delle piante (copertura, bacino artificiale e impianto di irrigazione) sia per la successiva essicazione (ripiani ventilati e ventilatore). Questo lo scenario presentatosi ai Carabinieri del Nucleo Investigativo intervenuti sul posto, che hanno provveduto al sequestro della piantagione estirpando 20 piante di altezza variabile, fino ad un massimo di due metri.
Nel corso della perquisizione i militari hanno altresì rinvenuto e sottoposto a sequestro 3 chilogrammi di marijuana in fase di essicazione e 1,5 chilogrammi della stessa sostanza stupefacente già essiccata e pronta per la vendita al dettaglio.
Da una prima stima, si ritiene che il quantitativo di sostanza stupefacente sequestrata, pari a circa 45 Kg di prodotto secco, una volta immessa sul mercato, avrebbe fruttato al circuito criminale una cifra superiore ai 260.000 euro.
Al termine delle formalità di rito, l’uomo è stato arrestato e condotto presso il carcere di Campobasso in attesa dell’udienza di convalida, così come disposto dal Sostituto Procuratore di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Campobasso.
Sono in corso le analisi tossicologiche presso il Laboratorio Analisi di sostanze stupefacenti (LASS) di Foggia, anche al fine di verificare la quantità di dosi che si sarebbe ottenuta.