Quando era solo la Cina ad essere toccata dal Coronavirus il problema, in Europa, sembrava
lontano. Nessuno poteva immaginare che si sarebbe rapidamente diffusa una pandemia di
carattere mondiale, e che la prima (dura) prova sarebbe toccata proprio all’Italia! La facilità negli spostamenti ha fatto sì che la problematica si affacciasse in Lombardia, per arrivare di lì a poco anche nel nostro piccolo Molise! COVID-19 viaggia, infatti, con gli esseri umani.
Le generalizzate misure di contenimento adottate dal governo italiano a fronte del diffondersi del contagio, per quanto inevitabili, valide, necessarie, non potevano non generare contraccolpi
negativi sull’economia del paese, nel suo complesso. Tutti ne avremmo sofferto, ma sarebbero
state principalmente le classi meno abbienti a risentirne per prime.
È sulla scorta di queste considerazioni che in tutta Italia sono nate iniziative immediate di
solidarietà. Anche nella nostra Bojano le associazioni cittadine si sono efficacemente collegate fra loro per creare un meccanismo di solidarietà idoneo a garantire il necessario sostegno alle famiglie che per prime si sarebbero ritrovate in difficoltà.
L’appello rivolto agli esercizi commerciali (supermercati come piccoli negozi di generi alimentari) da una parte, e alla clientela, dall’altra, ha avuto riscontro molto positivo, sin dall’inizio, consentendo di disporre in pochi giorni dei beni necessari ad avviare la distribuzione (prevalentemente derrate alimentari e presidi igienico- sanitari). L’iniziativa si è rafforzata man mano con l’afflusso di donativi (in beni e in denaro) liberamente elargiti da singoli e/o privati.
La scelta programmatica di coordinarsi con la locale sede della CRI si è rivelata decisiva per la
buona riuscita dell’operazione. I tanti volontari che si sono alternati nei turni di raccolta e di
distribuzione, hanno potuto di fatto contare sull’apporto logistico ed organizzativo della CRI e su modalità operative di servizio ai bisognosi, già ampiamente collaudate. La partecipazione attiva dei volontari – di giovani e meno giovani che si sono adoperati con pari impegno sociale, discrezione, professionalità e senso umanitario – ha fatto la sua massima prova quando il servizio si è allargato oltre ogni previsione.
Tantissime persone, madri e padri di famiglia, o singoli, giovani e anziani, ogni giorno, si sono portati presso la sede della CRI di Bojano per approvvigionarsi di beni di prima
necessità al mero scopo di “sopravvivere” in momento, nel quale, per molti di loro, non è possibile nemmeno “arrangiare” qualche giornata di lavoro per tirare avanti. Oggi, a distanza di tre settimane circa dall’avvio delle attività, grazie ad un sapiente lavoro di registrazione dei flussi e di catalogazione dei beni, condotto con puntualità, disponiamo di importanti dati qualitativi e quantitativi, utili anche per mandare avanti con maggiore efficienza ed
efficacia il servizio, nel prossimo periodo.
Di seguito si riportano i dati relativi agli aiuti prestati:
L’assistenza è stata effettuata presso la sede della CRI, nei giorni 3,4,7,8,10,11 aprile 2020.
Sono state assistite 162 nuclei familiari (507 concittadini), 6 famiglie hanno ricevuto il sostentamento per 3 volte, 50 per due volte e 106 per una volta. Il metodo di consegna iniziale è stato effettuato presso la CRI, da Sabato 11/04/2020, abbiamo iniziato con la consegna chiamando l’assistito al recapito lasciato, il tutto per evitare file, attese e assembramenti
Gli effetti della crisi economica conseguita all’emergenza sanitaria, in corso,
si faranno sentire ancora per molto tempo. Le famiglie più svantaggiate (di
Bojano e del suo territorio) avranno ancora bisogno di sostegno per la loro
stessa “sopravvivenza”, nelle settimane a venire. La raccolta dei beni
continua, necessariamente! Così la solidarietà. Senza la vostra generosità
nulla sarebbe possibile. A vostra disposizione anche il numero di telefono
dedicato, da contattare direttamente per ogni atto e/o iniziativa utile
(3203674179).
Cogliamo l’occasione per segnalare la situazione di forte difficoltà in cui si
sono venuti a trovare le collaboratrici/collaboratori domestiche/domestici
occasionali: chiediamo di non abbandonarli! Pur se impediti ad eseguire il
lavoro, perché costretti a casa, sarebbe opportuno continuare a dare loro un
contributo volontario per aiutarli a superare più dignitosamente questo
triste periodo.
Infine un appello relativo all’incessante necessità di donare il sangue: chi
può si rechi a compiere questo importante gesto di civile umanità (Isernia:
0865/442213; Campobasso: 335/8024508)