E’ stata approvata a maggioranza, nella penultima seduta della Commissione Cultura del Comune di Campobasso convocata in merito alla toponomastica cittadina, la proposta avanzata dai Consiglieri Comunali di Democrazia Popolare, Francesco PILONE e Marialaura CANCELLARIO, di intitolare una strada della città di Campobasso al compianto Arcivescovo Metropolita di Campobasso S.E. Rev.ma Mons. Ettore Di Filippo, che esattamente 21 anni fa (19 Marzo 1995), insieme a S.S. Giovanni Paolo II, benedisse la prima pietra della Cattolica di Campobasso.
“S.E Rev. ma Mons. Di Filippo – hanno sostenuto Pilone e Cancellario nell’esposizione della proposta – contribuì in modo determinante alla nascita del Centro di Ricerche e Formazione Giovanni Paolo II oggi Fondazione Cattolica. Valorizzando il lavoro già avviato dal Suo predecessore S.E. Mons. Pietro Santoro, con la veemenza e la forza che lo caratterizzava egli, assieme a valenti uomini politici, seppe farsi interprete delle istanze del popolo molisano, e coltivò con passione ed ardore il progetto di un presidio biomedico per la cura e ricerca della patologie tumorali e cardiovascolari a servizio di tutto il Centro Sud d’Italia, “un tempio della scienza e della solidarietà” com’egli stesso lo definì”.
Dalle note prese dalla sua biografia, Mons. Di Filippo fu prima Vescovo di Isernia Venafro, poi Arcivescovo di Campobasso. Amò profondamente la terra molisana, prodigandosi affinché potesse crescere nell’amore di Dio. Pastore attento e sensibile soprattutto alle esigenze dei più deboli, fu artefice di numerose opere di carità, promuovendo una pastorale attenta ai segni dei tempi. La devozione per Maria Santissima Madre di Dio lo spinse a promuovere un forte rilancio del Santuario dell’Addolorata di Castelpetroso affinché attraverso l’esempio di Maria, il popolo molisano potesse intraprendere un intenso percorso di santificazione.
Il suo Episcopato vide, soprattutto perché la promosse, la presenza in Molise di Sua Santità Giovanni Paolo II, che il 19 marzo 1995, come detto, benedisse la prima pietra del Centro della Cattolica di Campobasso. Nel cuore di tutti sono impresse le parole pronunciate quel giorno dal Pontefice “questo Centro sarà in grado di offrire un’assistenza di elevata qualità scientifica, alla quale non mancherà l’indispensabile ANIMA capace di fare una struttura altamente specializzata, un’autentica casa di cura e di formazione a dimensione umana.” Questa parole sono oggi per tutti gli operatori della Cattolica la “via maestra da seguire”.
A Mons. Di Filippo va anche la forte rivalutazione e devozione della figura di San Giorgio protettore della città di Campobasso. Nel 1997 fu proprio lui a proporre, con tanta determinazione, l’ideazione dello studio di una statua di San Giorgio che potesse dare un senso alla presenza del “Palazzo San Giorgio”, sito dedicato al protettore della città. Il bozzetto fu accolto con molto entusiasmo dall’Arcivescovo che ne ordinò la fusione di alcune copie e come suo solito si attivò per organizzare la raccolta delle offerte per la realizzazione della statua a grandezza naturale. “San Giorgio, valoroso soldato in armatura, come modello nobile di bellezza e fortezza universale, si erge sul cavallo impennato e spaventato dal drago, che viene trafitto dalla lancia geminata con foglia in oro zecchino, a sottolineare, con il metallo prezioso, il trionfo del bene sul male”. La statua in bronzo di S. Giorgio fu fusa nel 1998 con la tecnica della cera persa dalla fonderia Del Chiaro di Pietrasanta (Lu). Mons. Di Filippo volle assistere personalmente alla fusione della statua e al momento della colata gettò nel crogiolo la chiave in argento della città: questo simbolico gesto sorprese tutti gli astanti. Giunta a Campobasso il giorno della festa del Santo Patrono, 23 aprile 1998, la statua, dopo alterne vicende, è oggi collocata nella Piazza centrale della città.
Nel 1998, divenuto Arcivescovo emerito, si trasferì nella cittadina di Montesanto, in Provincia di Teramo, sua terra natale dove ha continuato a servire il Signore attraverso una serie di attività pastorali come l’opera di rilancio e ricostruzione dell’Abbazia Benedettina di Montesanto dove il 18 dicembre 2006, dopo una lunga malattia, è ritornato alla casa del Padre. Mons. Di Filippo sia soprattutto per i giovani un valido esempio da seguire, un uomo che ha vissuto tutta la Sua vita nell’amore di Dio e dei Fratelli.
L’iter per l’intitolazione di una via cittadina alla figura di questo grande personaggio è ora partito. Nel rispetto della procedura prevista, l’auspicio dell’intera Commissione è quello di fare in modo che in occasione del 10° Anniversario della sua scomparsa, il 18 dicembre 2016, si possa celebrare la cerimonia di intitolazione.
Approvata la proposta di intitolazione di una strada cittadina a S.E. Rev.ma Mons. Ettore Di Filippo
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