Tre sentenze del 13-17 Febbraio a favore di imprenditori del capoluogo molisano emesse dal Tribunale di Campobasso. Continua la lotta serrata contro la pratica illegittima dell’anatocismo delle banche italiane. Due tra i maggiori istituti di credito operanti sul territorio nazionale sono stati condannati dal Tribunale di Campobasso,G.U. Dott.ssa Barbara Previati,a restituire il maltolto a due imprenditori di Campobasso,per un importo complessivo di circa cinquecentomila euro.Gli imprenditori,patrocinati dagli avv.ti Aldo e Carmine De Benedittis,avevano contestato davanti al Tribunale di Campobasso l’applicazione illegittima della capitalizzazione trimestrale degli interessi (cd. Anatocismo),delle commissioni di massimo scoperto e delle spese di tenuta e chiusura conto .
Anche in questa occasione il Tribunale di Campobasso ha dato ragione agli imprenditori, per anni vessati dalle banche, seguendo un ormai consolidato orientamento giurisprudenziale, anche di legittimità.Queste sentenze si aggiungono alle tante già ottenutedagliavv.ti De Benedittis in numerosi Tribunali e Corti di Appello Italiane.Coloro che hanno o che hanno stipulato un conto corrente prima del2000,anno in cui è intervenuta la famigerata DELIBERA CICR (Comitato Interministeriale per il Credito e Risparmio),voluta dalla politica italiana a discapito dei correntisti,anche se estinto,possono richiedere la restituzione di quanto indebitamente percepito dalle banche nel corso del rapporto contrattuale;per i conti correnti estinti è necessario che non siano decorsi 10 anni dalla estinzione e/o chiusura.Infatti,10 anni è il termine di prescrizione per questo tipo di domanda giudiziale (ripetizione di indebito).
Basta inviare una lettera raccomandata A.R. alla sede legale della banca per interrompere il termine.
“Abbiamo intrapreso un’altra battaglia contro le banche in tema di mutui e finanziamenti in genere.Si sta consolidando,da parte della giurisprudenza italiana,un orientamento positivo per i consumatori e le imprese in tema di usurarietà dei mutui e dei finanziamenti di qualsiasi natura.Già abbiamo avviato gli atti preordinati alla dichiarazione di nullità della clausola degli interessi conteggiati nei piani di ammortamento,con l’obiettivo di ottenere la restituzione di quelli già pagati,e l’azzeramento totale per le rate non ancora scadute”.