Ciò che è essenziale in un progetto riabilitativo e che, allo stesso tempo, lo caratterizza, è sicuramente il conseguimento dell’autonomia personale. Si discute tanto e spesso di riabilitazione, ma della scelta appropriata degli ausili e, ancor più e ancor prima, dell’individuazione delle piste di lavoro che possano contribuire al miglioramento della qualità di vita del disabile, se ne parla raramente. Le continue politiche di contenimento della spesa, in particolare nel settore pubblico, rendono tale contesto ancor più evidente. E dunque proprio in questo scenario e nella piena consapevolezza di porre attenzione all’argomento si inserisce, ormai come di consueto negli ultimi tre anni, la due giorni di simposio scientifico sul ruolo dei centri ausili nella scelta dei nuovi supporti e sostegni innovativi, con le più efficaci caratteristiche tecnologiche adattate ed in grado di valorizzare le abilità motorie residue, ma ancora presenti. Amputazione di arto inferiore…dalla storia, all’intervento, attraverso la riabilitazione, fino alla vita con protesi è il tema che identifica l’edizione del 2016. Questi gli attuali ed importanti argomenti e approfondimenti affrontati domani, venerdì 10 e sabato 11 giugno. Saranno infatti queste le date del terzo evento organizzato in Molise sul tema degli ausili nell’ambito del processo riabilitativo e con particolare riferimento alle nuove tecnologie. Anche quest’anno si cercherà di illustrare le problematiche relative all’intervento protesico (protesi e ausili) all’interno del progetto riabilitativo di persone disabili. In particolare, saranno affrontate le questioni relative all’amputato di arto inferiore; dalle motivazioni per cui si arriva all’amputazione, alle fasi del trattamento riabilitativo e con esso il superamento del trauma psicologico, fino alla realizzazione della protesi. Qui inizia un altro aspetto, un ulteriore punto di partenza: la realizzazione della protesi il cui lavoro, portato a compimento è ogni volta unico e rende possibile con la collaborazione, professionalità ed esperienza di una equipe multidisciplinare, vivere una vita nel pieno rispetto delle esigenze della persona che si vede subire un intervento di amputazione.
In definitiva il messaggio di questo evento vuole veicolare anche un corretto concetto di sensibilizzazione, quale quello di una giusta attenzione alla necessità di informare e formare gli operatori della riabilitazione ad un approccio collaborativo con l’utente, un processo biunivoco ed un percorso comune che possa portare a maturare la scelta appropriata e condivisa dell’ausilio e soprattutto di mettere a sistema i Centri Ausili come strutture specialistiche di riferimento a livello regionale per le casistiche più complesse che impegnano competenze tecniche interdisciplinari e adeguate dotazioni strumentali. È fondamentale pertanto definire un programma individualizzato che identifichi, all’interno del progetto stesso, gli interventi ambientali, gli strumenti tecnologici ed i supporti assistenziali necessari alla realizzazione degli obiettivi. La disabilità sappiamo che non và più intesa come una condizione della persona, bensì come quella particolare situazione, anche occasionale, nella quale qualsiasi individuo può trovarsi ogniqualvolta avverta un divario tra le proprie capacità e i fattori ambientali, tale da porre restrizioni nella propria qualità di vita o nel pieno sviluppo delle proprie potenzialità. Il corso vedrà insieme varie professionalità (fisiatri ed altre figure mediche specialistiche, fisioterapisti, neuro psicomotricisti dell’età evolutiva, logopedisti, terapisti occupazionali, infermieri professionali, tecnici ortopedici, utenti, imprenditori, amministratori, ingegneri ed esperti informatici) per fornire ai partecipanti un’approfondita conoscenza sulle fasi della “soluzione assistiva” e sull’appropriatezza della stessa.
“Amputazione di arto inferiore…dalla storia, all’intervento”, seminario all’UniMol
Commenti Facebook