A distanza di oltre un anno e mezzo dall’approvazione, da parte della precedente giunta, del piano di prevenzione della corruzione e dell’affidamento ai dirigenti dei vari uffici comunali del compito di istituire appositi albi di operatori economici (tra cui anche i prestatori d’opera intellettuale quali avvocati, ingegneri, architetti etc.) tali prescrizioni, ivi compreso il regolamento interno per gli affidamenti di lavori, forniture e servizi in economia e quello per il conferimento di incarichi esterni, sono rimaste lettera morta.
Nonostante le premesse deliberative si prefiggessero “di garantire i principi di trasparenza e non discriminazione, in modo da salvaguardare la tutela della concorrenza e della libertà di iniziativa economica” degli atti consequenziali, albi e regolamenti, e sebbene trascorsi 18 mesi dalla loro previsione, non v’è traccia o notizia, neanche fosse l’ottava fatica d’Ercole, disattendendo anche le direttive del piano di prevenzione della corruzione che ne contemplava la formalizzazione.
Gli argomenti, per i quali ho inteso presentare distinte interpellanze, verranno inseriti in agenda dei lavori della prossima seduta del Consiglio comunale, e saranno l’occasione sia per comprendere le motivazione dei ritardi nell’adozione dei suddetti strumenti sia per sollecitarne la predisposizione e l’approvazione in termini non più procrastinabili.
In sede consiliare, inoltre, verrà data contezza di tutti gli incarichi conferiti e dei lavori affidati dal giugno 2014 ad oggi, per i quali ho chiesto l’elenco analitico, compresi quelli “al momento” senza onere, e verrà chiesta l’attivazione immediata delle procedure per l’adozione di una centrale unica d’acquisti.
Consigliere Michele Ambrosio