Solo una politica cinica e venale potrebbe pensare di rivedere la durata della concessione dei loculi o del suo rinnovo, così come si appresterebbero a fare al comune di Campobasso su input dell’assessore Maio, stante quanto si apprende dagli organi di informazione. Una operazione che si configura come una anticipazione milionaria di cassa, un sistema per fare pagare di fatto due volte lo stesso loculo, pena lo sfratto, anticipando il termine di scadenza della concessione o riducendo d’imperio a venti anni l’attuale proroga quarantennale.
Si scoprono le tombe, si levano i morti, le spade nel pugno… sarebbe proprio il caso di dire, rispetto ad una proposta indegna e che indigna, inscenando lo spettro della carenza di loculi e l’urgenza di esumare una quindicina di salme, anche per influenzare i cittadini sulla ineluttabilità del “tempio” crematorio.
Sulla vicenda, presenterò una interrogazione urgente per informare l’assise civica e diffidare l’assessore a proseguire su un tema che coinvolge l’intera città e su cui, peraltro, ha competenza esclusiva il Consiglio comunale, invitandolo a non funestare anche la commemorazione dei defunti.
Consigliere Michele Ambrosio
Ambrosio: il Comune fa “cassa” con i defunti?
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