Quella che si sta consumando in Consiglio, approvazione del bilancio, altro non è che una farsa politica consumata secondo copione da parte di un sindaco che come lo struzzo preferisce nascondere la testa sotto la sabbia rinviando anziché affrontare le questioni che gli sono state poste ormai da mesi. Confinato nel suo isolamento, tipico dell’ultima tappa di un percorso amministrativo che lo ha già visto consigliere e assessore, il sindaco declina qualsiasi forma di confronto reputando tre forze politiche un ostacolo sul suo cammino, sebbene queste utilizzate per la vittoria elettorale, preferendone la protesta alla proposta. La coabitazione con i consiglieri comunali di maggioranza, ci impedisce al momento un voto di sfiducia, sebbene questo bilancio rappresenti la perpetrazione di un comportamento di arroganza politico-istituzionale, non tenendo conto di alcuna forma di partecipazione né dei gruppi consiliari né delle rappresentanze sociali.
La nostra assenza alla seduta di bilancio (un consuntivo sotto mentite spoglie, confezionato da una giunta che si sostituisce al Consiglio comunale esautorandolo nell’attività di programmazione e indirizzo) è l’ultima apertura di credito che, in assenza di una ineludibile verifica politica, ci porterà alle determinazioni cui il sindaco vorrà condurci. Ci auguriamo, infine, per il bene della città, che ci sia una inversione di tendenza rispetto alla politica del “criceto” adottata sino ad oggi e che il motore politico-istituzionale della macchina amministrativa ingrani la marcia giusta anziché sgasare in folle.
I capigruppo
UDC – Michele Ambrosio
PPI – Pasquale Colarusso
CD – Elio Madonna