Nascosti, ma neanche troppo, nelle pieghe dell’assestamento di bilancio, approvato ieri l’altro all’unanimità dalla giunta comunale, circa centodiecimila euro che stante quanto appreso nell’ultima riunione di maggioranza saranno destinati alle iniziative e manifestazioni del cartellone natalizio.Una cifra imponente che da sola potrebbe consentire una programmazione in tutti i mesi dell’anno e che invece sarà dilapidata nel lasso di qualche settimana sacrificata sull’altare dello sperpero e della irresponsabilità amministrativa da assessori e consiglieri che ne condivideranno lo spreco.Incuranti degli aumenti di tasse e tributi da poco deliberati (vedi Tari e Tasi) e delle bollette che per esosità più che del consumo dell’acqua sembrano derivanti dall’uso dello champagne, la compagnia delle feste si appresta ad approvare delibere e determine in barba alla crisi che attanaglia tutte le famiglie.
Una “politica” antica all’insegna di “festa, farina e forca” di borbonica memoria, che qualcuno vuole rievocare, dove la forca è il cappio sempre più stretto di imposte e gabelle varie che lo stato centrale, regione e comune stringono ormai senza ritegno al collo dei cittadini, novelli sudditi da spremere.
Mi auguro che in questi giorni si possa registrare un rinsavimento generale e soprattutto che il primo cittadino, cui spetta l’ultima parola, ed al quale rivolgo un pubblico appello a che impedisca il saccheggio dei soldi dei cittadini e che ritorni tali risorse al sociale ed alle opere di beneficenza.
Consigliere Michele Ambrosio