Riceviamo e pubblichiamo
Al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella
Al Presidente del Consiglio Mario Draghi
Al Ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani
Al Commissario Europeo per l’Ambiente e gli oceani Virginijus Sinkevičius
Nella notte tra il 18 ed il 19 ottobre un giovane maschio di orso bruno marsicano, tra i 3 ed i 4 anni di età, è stato investito sull’autostrada A25, quella che viene chiamata, ironia della sorte, “Strada dei Parchi”. È il terzo esemplare che perde la vita su questa arteria ed è il ventunesimo dal 2013, anno in cui la nostra Società ha lanciato un appello per chiedere la realizzazione di una banca genetica dell’orso bruno marsicano. Una iniziativa, a nostro avviso, in perfetta aderenza a quel principio di precauzione, di cui all’art. 191 del trattato sul funzionamento dell’Unione Europea, il cui scopo è garantire un alto livello di protezione dell’ambiente attraverso l’adozione di azioni “preventive” volte a contenere il rischio. Ed è proprio questa la funzione che si vuole attribuire alla banca genetica: una assicurazione sul futuro della popolazione appenninica.
Ad oggi sono stati spesi milioni di euro per la ricerca sull’orso marsicano ma non si è pensato di investire qualche decina di migliaia di euro in uno strumento che in tutto il mondo viene utilizzato per sostenere, con vantaggio, specie animali in difficoltà. L’orso bruno marsicano, come da anni è ormai accertato, è il mammifero italiano ed europeo a maggior rischio di estinzione. È ora di cambiare approccio, prima che sia troppo tardi.
Corradino Guacci presidente Società italiana per la storia della fauna