Mettere in luce l’immenso valore del diritto allo studio. Sotto questo slogan si è svolta ieri presso la biblioteca dell’Unimol, la cerimonia di consegna di tre borse di studio donate dalla signora Anna Frattura in memoria del compianto marito Fernando. Un contributo di mille euro ciascuno, a tre ragazze meritevoli (idonee ma non beneficiarie della borsa di studio ESU): Annamaria Colli per la facoltà di Economia, Arianna Correra per quella di Tecnologie Alimentari e Giovanna D’Ercole per Informatica.
“Un gesto importante – ha sottolineato il professor Claudio Russo, delegato del Rettore – per avvantaggiare studenti con buon profitto ma provenienti da famiglie a basso reddito”. “E – ha aggiunto la signora Frattura – un’occasione per ricordare, dinanzi a questa platea di amici e uomini delle istituzioni, il profilo di mio marito e le cose buone che ha fatto per il Molise. Il suo pensiero rivolto ai giovani, per riconoscerne virtù e talenti, ci ha indotto ad intraprendere questa iniziativa già in Abruzzo”. Poi l’intervento dei rappresentanti degli studenti, che, dopo i ringraziamenti di rito, hanno voluto cogliere il momento per rivendicare, con toni piuttosto accesi, alcuni rimborsi di tasse universitarie e buoni mensa sospesi da tempo. Dunque la risposta del presidente Paolo Frattura, presente in sala, per spiegare che la Regione ha già messo a disposizione dell’ESU ingenti somme sufficienti a coprire l’85 per cento dei rimborsi, dal 2010 al 2015/16, agli universitari che ne avranno diritto. E l’impegno a rimettere in ordine tutti i conti, ma, da buon padre di famiglia, nel rispetto delle priorità. “D’altronde – ha concluso il professor Russo – il diritto allo studio comporta una complessità di problemi, non solo in Molise, bensì su tutto il territorio nazionale, eccetto poche regioni virtuose, pertanto va affrontato come un percorso. E questo è un primo passo”.
Rossella Salvatorelli